TOMMASO STRAMBI
Cronaca

Botte e pugni al risveglio per una ciabatta. Lite sulla spiaggia del molo

La rissa scoppiata nel lembo di sabbia tra il molo e il bagno Flora tra alcuni sbandati. Contuso anche un bagnino, 47enne, intervenuto per dividerli

La situazione ieri mattina al Molo

La situazione ieri mattina al Molo

Viareggio, 10 agosto 2024 – Tutta colpa di una ciabatta. Un banalissimo pezzetto di gomma che d’estate s’infila infradito. Eppure poteva finire assai peggio di com’è andata. Il conto (o meglio il referto) è questo: un giovane di origini straniere contuso e lievemente contuso anche un bagnino, italiano, 47 anni, intervenuto per dividere i contendenti con solo alcune (fortunatamente) escoriazioni ad una mano. E tutto proprio per quel banalissimo pezzetto di gomma che uno dei protagonisti della rissa andata in scena ieri mattina, poco dopo le sette, nella spiaggia del bagno Flora al Molo aveva preso ad un altro. Apriti cielo. Il sole aveva già iniziato ad arroventare la sabbia dorata del primo mattino, ma sono stati i rimasugli di alcol e crack ad accendere la miccia.

La bocca impastata, gli occhi impiastricciati e quella ciabatta che non era più al suo posto. E poi quelle parole che hanno iniziato ad uscire favorite da birra, gin scadente e droga in un crescendo rossiniano di accuse senza senso. Di rabbia covata sotto la cenere di esistenze vissute in quel lembo di spiaggia eletta a proprio domicilio.

Una situazione ben nota, come testimoniano gli articoli che abbiamo dedicato in queste settimane. L’ultimo campanello d’allarme era suonato proprio giovedì pomeriggio quando, quel gruppetto di ’’sbandati’’ che si sono accampati con le tende tra gli ombrelloni del Flora al confine con il Molo, avevano cominciato ad importunare i bagnanti e per questo erano stati richiamati. Qualcuno aveva anche provato a segnalarli alle forze dell’ordine innescando, però, quel rimpallo di competenze tra polizia, carabinieri e guardia costiera di cui abbiamo scritto sull’edizione di ieri mattina.

Ma Viareggio è davvero una terra di nessuno? Rispetto ad altri contesti e realtà anche a noi vicine no. Però il disagio c’è. E non può essere ignorato. Così come lo spaccio che avviene a tutte le ore del giorno e della notte. Anche ieri mattina, poco dopo la rissa con l’accoltellamento, come se niente fosse uno dei pusher si è sistemato nel suo punto vendita sugli scogli.

È arrivato in monopattino, abiti griffati e la cassa con la musica. Berretto da baseball calato in testa e gli occhiali scuri a proteggersi dai raggi ultravioletti. Il tutto mentre intorno c’erano donne che camminavano o correvano, runner, anziani a passeggio e turisti che si apprestavano a salire sul traghetto per la gita alle Cinque Terre. Ed è un via vai continuo. Come due ragazzi stranieri che fra alcool e sonno trascinavano le loro biciclette oltre gli scogli dopo aver passato la notte sdraiati in spiaggia.

Al chioschino vicino alla statua di Lorenzo Viani un gruppetto di vecchietti sorseggia il caffè e commenta scuotendo la testa. Dalla fisiognomica richiamano gli arzilli protagonisti dei racconti del BarLume di Marco Malvaldi. Una suggestione? Forse. Per ora il delitto non c’è. Ma il caldo, l’alcool e il resto possono diventare un mix esplosivo da disinnescare prima che sia troppo tardi. E, soprattutto, per evitare che si uccida per una ciabatta. Una banalissima ciabatta di gomma dura e nulla più.