Tre squadre, ognuna con ambizioni diverse, per recitare un ruolo da protagonisti in una serie A2 che parla sempre più versiliese. Del resto Rotellistica Camaiore, Pumas Ancora Viareggio e Spv Viareggio - rigorosamente in ordine di classifica ed ambizioni - hanno tutto per togliersi delle grandi soddisfazioni in stagione.
Partiamo dal Camaiore guidato da quel giocatore leggendario che corrisponde al nome di Alberto Orlandi. I bluamaranto hanno una squadra, per stessa ammissione del suo condottiero, che deve cercare di vincere e per vincere si intende giocarsela sia in campionato che in Coppa Italia (dove è già stata raggiunta la semifinale, dopo il successo nel proprio girone). Motaran, Maremmani, Mattugini, Alonso tutti nomi che con la A2 hanno poco da spartire, infatti la banda di Orlandi ha vinto la quasi totalità delle partite giocate e lo ha fatto di forza pura, quando ce ne è stato bisogno, ma lo ha anche fatto con l’esperienza quando, ad esempio contro la Pumas, la partita lo richiedeva. Il cammino è appena all’inizio ma il Camaiore ha veramente tutto per arrivare in fondo.
Chi vorrebbe provarci ad arrivare in fondo è la Pumas di quell’altro mito dell’hockey che, stavolta, corrisponde al nome di Mirko Bertolucci. La sua squadra non ha l’esperienza del Camaiore, ma conta su ragazzi talentuosi che la categoria la conoscono ormai da 3 stagioni; quindi è lo stesso Bertolucci a cercare da loro, motivandoli quotidianamente, un ulteriore e decisivo passo in avanti. Il lavoro fatto finora è soddisfacente, un secondo posto nel girone di Coppa Italia e una buona partenza in Campionato, solo che è mancato quel pizzico di esperienza per fare uno sgambetto ad un Camaiore più smaliziato. Mora, Bigatti, Olivieri e gli altri ragazzi sono in rampanti di lancio ed attendono gli ultimi insegnamenti di Bertolucci per spiccare il volo.
Infine l’Spv la squadra più giovane del lotto e la squadra che, tutto sommato, può veramente ‘godersi’ la stagione senza patema alcuno, come un vero e proprio percorso di crescita. La squadra di Alessandro Martini è come una sorta di mostra dove si possono ammirare ‘prodotti grezzi’ ma che, con l’adeguato tempo e l’adeguata cura, non possono altro che divenire ottimi prodotti finiti. La Coppa Italia e questo inizio di Campionato hanno dimostrato che le qualità ci sono, solo che le partire non durano un tempo ma due e certi errori di gioventù devono esser limati. Insomma la A2 parlerà versiliese, anzi lo sta già facendo e lo farà fino alla fine della stagione, quando saranno i verdetti a decretare il successo del movimento hockeystico della nostra terra.
Sergio Iacopetti