"Qui c’era un mio piccolo presepe, uno dei tanti che vedete esposti: qualcuno ha deciso di portarselo via...". È questo l’incipit del cartello posizionato nel Battistero del Duomo, in via Garibaldi, affinché i tanti, tantissimi visitatori possano toccare con mano "il livello di stupidità a cui può scendere l’essere umano". Una frase che Antonio Giorgi, quercetano classe 1955, ex titolare della ferramenta “Battelli“ in via Santini e da poco eletto presidente della Pro Loco Querceta, ripete in un misto di rammarico e commiserazione verso l’ignota mano che ha agito probabilmente tra il 31 dicembre e il 1° gennaio. La natività fa parte delle oltre 200 che compongono la mostra “Il Natale nelle piccole cose”, promossa dalla parrocchia di San Martino col patrocinio del Comune e visitabile fino al 6 gennaio. Giunta all’ottava edizione, la mostra ha come punto forte l’uso di materiali riciclati e naturali inseriti in ambientazioni insolite (dalla bilancia da cucina al mortaio, dal vecchio ferro da stiro alla scheda del computer). Ma nessuno prima d’ora aveva osato rubare uno dei presepi.
"Lo faccio per passione – racconta Giorgi – dando sfogo alla mia fantasia e creatività. Realizzo tutti i presepi in mostra utilizzando ambientazioni particolari e oggetti di uso quotidiano per far capire che ognuno il Natale lo vive in base alle proprie credenze". Poi, mercoledì, l’amara scoperta. In una delle otto nicchie del fonte battesimale Giorgi aveva collocato tre natività, di cui una centrale e due più piccole ai lati. Quella sul lato sinistro era stata creata con una scatoletta di ottone, più dettagli come i rametti del kiwi usati per fare la coda della stella cometa. "Non era mai successo che qualcuno rubasse un presepe – prosegue – ma non ho sporto denuncia. È un gesto che fa capire che non c’è limite alla bassezza dell’animo umano: è come se avessero portato via un pezzetto di me".
Smaltita la comprensibile rabbia, Giorgi ha deciso di colmare quel vuoto collocando un cartello da dedicare sia ai visitatori – il record fu di 20mila in un mese – sia all’autore del furto. "Sono contento che il presepe gli sia piaciuto – conclude – e gli auguro che possa trascorrere un bel 2025. Ogni presepe che faccio per me è il ricordo di un momento di vita e avermelo portato via significa togliermi quel momento. Questo mi rattrista profondamente". La mostra dei presepi, ad ingresso gratuito, è aperta nei feriali ore 16-19 e nei festivi anche 10-12,30.