Viareggio, 28 luglio 2017 - Più che abbassare il volume della musica, bisognerebbe alzare il livello della tolleranza. Questa la linea del Comune sulla spinosa questione della musica “troppo alta” in Passeggiata (ri)emersa dopo che il Caffè 22 e il Vincent si sono visti notificare un’ordinanza (rischio sanzione di 500 euro) dai vigili urbani con tanto di raccolta firme di residenti e alberghi dei dintorni (la zona è quella dell’Orologio, a due passi dalla centralissima piazza Mazzini). Il nostro articolo uscito due giorni fa ha sollevato un bel polverone sulla vicenda, soprattutto sui social dove sono fioccati commenti contro chi protesta per “rumori molesti”.
E adesso ad intervenire è anche la voce del palazzo comunale, col vice-sindaco Valter Alberici (in versieno Blues Brothers foto in alto) che da noi contattato si è esposto abbastanza a favore dei locali che fanno musica dal vivo. «È chiaro che ci sono delle regole e vanno rispettate – commenta Alberici – ma ci vuole anche un po’ di tolleranza da parte dei cittadini. Viareggio è una città che vive di accoglienza e di turismo. Se i locali della Passeggiata, e più in generale quelli che si trovano in altre zone della città, stanno all’interno delle norme, beh non vedo quale problema ci sia, anzi, ben vengano le iniziative di intrattenimento». «Noi ascoltiamo i cittadini ma al tempo stesso in situazioni come quella emersa in questi giorni sulla “guerra dei decibel” invitiamo le parti coinvolte al dialogo e al confronto – prosegue il vice-sindaco – i residenti della Passeggiata devono cercare di capire che siamo in una località di mare e di turismo e che siamo nel pieno dell’estate col mese di agosto che incombe. A Viareggio la gente si lamenta per tante cose. Ma qui bisogna avere maggior comprensione, altrimenti non riusciamo a fare più niente. Gli esercenti fanno sforzi e investono per creare attrazione in Passeggiata. E questo è un bene per la città».
Alberici scende poi nel dettaglio sul caso del Caffè 22, riportato in esclusiva da noi de La Nazione all’attenzione dei lettori e dell’opinione pubblica: «Da quello che ci risulta, erano all’interno degli orari stabiliti. Se ci sono degli abusi, saremo i primi a colpire. Ma non ci sembra sia questo il caso. Anche perché noi come Comune formalmente non abbiamo registrato contestazioni di nessun tipo, né via mail né tramite raccomandata. Sappiamo di qualcuno che si lamenta ma, ripeto, non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di intervento».