DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Salesiani, si muove la Soprintendenza. Chiesto sopralluogo alla proprietà

L’obiettivo è valutare se sussiste l’interesse culturale. Il caso era stato sollevato da una mozione Pd

La chiesina degli ex Salesiani custodisce mosaici realizzati negli anni ’50 dai Castaman Il mese scorso fu lanciato un appello per salvarli

La chiesina degli ex Salesiani custodisce mosaici realizzati negli anni ’50 dai Castaman Il mese scorso fu lanciato un appello per salvarli

A novembre la mozione del Pd, preoccupato per gli ex Salesiani a rischio demolizione vista la possibilità di un cambio di destinazione d’uso. Un mese dopo l’appello delle ditte pietrasantine del mosaico affinché non si perdano i mosaici che dagli anni ’50 decorano l’annessa chiesina, anch’essa a rischio. La terza mobilitazione è di pochi giorni fa e scrive un nuovo capitolo: la Soprinterndenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara ha chiesto alla "Borgo Versiliano", proprietà dello storico immobile in disuso da 25 anni, di poter effettuare un sopralluogo per valutare la sussistenza di un interesse culturale. È stata la Soprintendenza ad informare la capogruppo Pd Irene Tarabella e l’ex consigliere Nicola Conti, autori della mozione, di aver chiesto ai proprietari il nulla osta all’ispezione del complesso.

"Dalle informazioni in nostro possesso – scrivono il soprintendente Angela Acordon e il responsabile dell’istruttoria Valentino Anselmi – par di capire che il complesso degli ex Salesiani fosse annoverato tra i più importanti istituti della congregazione per il centro Italia e ancor più dell’Ispettoria salesiana ligure-toscana. Per oltre 50 anni è stato un punto di riferimento impiegato per numerosi incontri, convegni e ritiri spirituali diventando un centro culturale di formazione religiosa e pedagogica. Inoltre la chiesa, sul lato sud e risalente al XX secolo, è una delle poche testimonianze di architettura sacra del comune di Pietrasanta". Da qui la mobilitazione che vede l’Unione comunale Pd e il gruppo consiliare rivendicare la mozione di novembre. "Non è stata ancora discussa in consiglio – dicono – ma ha sortito un effetto positivo facendo attivare la Soprintendenza. Una buona notizia per la comunità che si era mobilitata per chiedere la salvaguardia di un bene che l’amministrazione comunale invece non ha tutelato, consentendone senza alcun vincolo di salvaguardia la completa demolizione oltre che il cambio d’uso verso destinazioni alberghiere, ossia case-vacanza con caratteristiche di civile abitazione. Le trasformazioni edilizie e urbanistiche non sono a priori un tabù, bensì dinamica di sviluppo e cambiamento, accompagnate però da un’attenzione al rispetto e salvaguardia delle caratteristiche storiche e artistiche, evitando stravolgimenti impattanti e superficiali. Chiediamo al sindaco di attivarsi non solo per favorire il percorso previsto per legge di riconoscimento di interesse culturale, e per inserire nel piano operativo le salvaguardie necessarie per tutelare il bene".