
Fabio Maccari, amministratore delegato di Salov
Massarosa, 26 settembre 2019 - Assalto al mercato italiano e crescita graduale in Cina. Sono questi i due fronti su cui Salov, marchio d’eccellenza nella produzione d’olio, lavorerà nell’anno del centenario. Una storia, quella del marchio, legata a filo doppio alla personalità di Filippo Berio: fu lui, nella seconda metà dell’Ottocento, ad avviare il commercio che, di lì a una cinquantina d’anni, avrebbe portato alla registrazione del marchio Salov (il 14 ottobre 1919) E sarà lui, in via metaforica, il fondamento su cui si poggerà la campagna per la conquista dei consumatori italiani.
Già, perché nonostante un radicamento produttivo nel territorio (lo stabilimento di Massarosa è all’avanguardia in Europa dal punto di vista tecnologico), Salov fa le sue fortune soprattutto all’estero: attualmente domina il mercato dell’olio negli Stati Uniti, è numero due in Gran Bretagna e di recente ha conosciuto una fortunata espansione in Russia.
L’azienda fattura all’estero per il 65 per cento. Ma già nell’immediato futuro conta di migliorare il dato nazionale con un piano d’investimenti consistente – più 200 per cento sul piano industriale; più 100 per cento nel comparto pubblicitario – deliberato dalla nuova proprietà cinese Bright Food, e con il lancio del marchio ‘Berio’ in Italia. Nonostante l’omonimia col fondatore, infatti, i prodotti ‘Berio’ fino ad oggi sono stati commercializzati solo all’estero. In Italia, tra i marchi Salov, c’è ‘Sagra’, player in commercio dal 1959, che tuttavia non ha una posizione verticistica.
Il rimedio a questa situazione sarà il ‘Metodo Berio’, che è insieme una filosofia e un sistema produttivo. «Si tratta di un elenco di singole attività, dal campo fino all’imbottigliamento – spiega Fabio Maccari, nuovo amministratore delegato che ha preso il timone di Salov alla fine di ottobre dello scorso anno – per avere qualità eccellente legata ad una spiccata sostenibilità». «Abbineremo una qualità riconosciuta a prezzi comunque concorrenziali, anche nell’ambito di un mercato, quello dell’olio extravergine italiano, che ha tradizionalmente prezzi molto aggressivi». Salov si affaccia dunque al secondo secolo di vita con una rinnovata vitalità e si prepara a conquistare la Cina e l’Italia. Un secolo di vita, eppure così giovane e rampante.