Interventi chirurgici rinviati, aria condizionata rotta nelle sale operatorie e malumore serpeggiante tra il personale. La clinica San Camillo di Vittoria Apuana (rilevata dal gruppo Korian) da mesi soffre problematiche che sono già state poste all’attenzione del sindacato: guasti tecnici che hanno costretto a chiudere le sale e dirottare gli interventi chirurgici alle Barbantini di Lucca per chi proviene extra Toscana e a riprogrammare invece le operazioni dei pazienti locali. Ci sarebbero poi black out con conseguente interruzione dell’ascensore e aria condizionata guasta con estate ’bollente’ sofferta dagli operatori nei reparti. Ma la direzione aziendale – che effettua il maggior numero di interventi in regime di convenzione Asl – annuncia di aver già preso in considerazione le criticità per risolvere quanto prima ogni ulteriore disagio e di aver contattato ditte specializzate per intervenire sugli impianti termici.
"La direzione della Clinica San Camillo ha come missione prioritaria la cura e la tutela di pazienti e operatori – premette l’azienda – pertanto ci tiene a ribadire che all’interno della struttura viene svolta solo ed esclusivamente attività chirurgica d’elezione (programmata) che è stata procrastinata, a distanza di pochi giorni, limitando il più possibile disservizio ai pazienti. Inoltre, alcuni pazienti che richiedevano cure più immediate, sono stati trasferiti nell’immediato ed operati presso la clinica Barbantini di Lucca. Nello specifico, è stato rilevato un problema al funzionamento dell’impianto dell’unità di trattamento aria afferente al blocco operatorio della clinica San Camillo, in seguito ad una regolare verifica di manutenzione tecnica.
In tempi brevissimi sono stati disposti interventi da parte di ben tre imprese (termotecnici, impianti elettrici, impianti aeraulici) oltre al servizio interno di prevenzione e protezione, per garantire la sicurezza dei lavoratori attraverso misure integrative e compensative.
La clinica – conclude la direzione – sta continuando a lavorare per rinnovare e riqualificare gli impianti, in un’ottica di miglioramento della qualità del servizio per il benessere di pazienti ed operatori".
Francesca Navari