REDAZIONE VIAREGGIO

San Silvestro, pochi alberghi aperti: "Costi alti e non troppi turisti"

Parola ai gestori delle strutture ricettive: "Chi è aperto è pieno, ma si sono ridotti i giorni di permanenza"

Marco Marcucci

Marco Marcucci

di Gaia Parrini

È un numero modesto, limitato, che, quasi, si conta sulle dita di una mano, quello degli alberghi che, dalla costa viareggina, verso Lido di Camaiore fino a Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi, hanno deciso di rimanere aperti per accogliere e ospitare i vacanzieri che, tra il mare e il centro storico, hanno scelto Viareggio e la Versilia, anziché le destinazioni nevose, per trascorrere la notte di San Silvestro e cominciare il nuovo anno. "È un numero esiguo, quello degli hotel aperti, circa 15 – racconta infatti Sandra Lupori, presidente dell’associazione albergatori di Viareggio –. È un Capodanno che sta andando a rilento, per la neve che sta cadendo e perché la montagna fa sempre da padrona, in questo periodo. E qua, per portare grandi numeri e far aprire gli alberghi, servono grandi eventi". Eventi, come ai tempi di Bernardini e delle dirette sul parco di Bussoladomani, che attiravano star internazionali così come persone da tutta Italia, divenendo un punto di riferimento anche per le strutture ricettive.

"Bisognerebbe unire le forze ed esprimere un nome unico per la Versilia, perché a Capodanno è ancora un brand conosciuto in Italia, e bisogna investire su quello: eventi, serate significative, come quelle di Bernardini, per tornare ai vecchi tempi – racconta Maria Bracciotti, presidente degli albergatori di Lido di Camaiore – Anche perché quando si ha una motivazione, come questi eventi, e gli alberghi rimangono aperti, anche il visitatore può fare altrettante esperienze e attività, e portare quel qualcosa nei propri ricordi". Ed è, invece, un’affluenza che, per la neve che attrae, e per i costi che colpiscono le strutture ricettive, mancherà nei giorni di fine anno.

"Saranno 4 o 5 gli hotel aperti, e sicuramente chi ha aperto lo ha fatto con una programmazione tale che consentiva loro di farlo – continua Bracciotti – Ma la maggior parte degli hotel sono chiusi, perché i costi sono elevatissimi, per riscaldare e preparare per una notte, massimo due, la struttura. Le bollette gas, energia e acqua sono aumentate negli ultimi mesi, e ci sta scoraggiando anche per Carnevale". Speranza che, al contrario, e nonostante le poche aperture, segna le parole di Paolo Corchia, presidente Federalberghi di Forte dei Marmi, con la fotografia della tendenza del mercato turistico che non sembra essere cresciuta né diminuita negli anni, ma stabilizzatasi: "Sono pochi gli hotel aperti a Forte per Capodanno, ma quelli aperti sicuramente lavoreranno, perché è bel tempo, le presenze in città ci sono e il mercatino funziona – commenta Corchia –. L’unica cosa che manca è l’influenza dei locali notturni, che influivano la scelta di venire qua per divertirsi in discoteca". Come influenza, in negativo, la crisi economica che colpisce le famiglie. "Chi è aperto, è pieno, ma si sono drasticamente ridotti i giorni di permanenza – sottolinea Marco Marcucci, presidente Federalberghi di Marina di Pietrasanta –. Ci sono meno soldi e le persone li centellinano. E, in generale, se i soldi sono pochi, sono poche anche le vacanze".