REDAZIONE VIAREGGIO

Sant’Anna come lezione di vita Gli studenti si commuovono

Una sessantina di ragazzi delle superiori portati in visita per ascoltare la testimonianza di un superstite

Sant’Anna come lezione di vita Gli studenti si commuovono

Molti di loro conoscevano l’eccidio di Sant’Anna di Stazzema solo per averlo letto o sentito alla televisione, senza mai aver messo piede nel borgo-martire dove il 12 agosto 1944 si consumò una delle più efferate stragi nazifasciste sul suolo italiano. Un tabù che si è rotto due giorni fa grazie all’iniziativa “Il seme della memoria è nelle mani dei giovani” promossa dall’associazione “Per Sant’Anna“ e rivolta agli studenti del liceo classico “Carducci“ di Viareggio.

La visita a Sant’Annaha coinvolto circa 60 ragazzi delle classi 5CL linguistico, 5DL linguistico e 5AC classico, accompagnati dagli insegnanti Alberta Stefanini di storia dell’arte, Francesca Schianto di tedesco, Enrico Del Bianco di storia e filosofia, dal lettore di inglese madrelingua Michael Langan e dalla dirigente scolastica Nadia Ambrosioni. "È stato il primo appuntamento – spiega la presidente dell’associazione Angela Benincasa – a cui ne seguiranno altri dedicati ai ragazzi delle scuole. Per la nostra piccola associazione non è banale portare in visita a Sant’Anna così tanti ragazzi: lo facciamo perché il seme della memoria è nelle loro mani". Dopo l’arrivo degli studenti in piazza Anna Pardini, i gruppi sono stati portati alla “Fabbrica dei diritti“ per i saluti dell’associazione e la proiezione del docu-film “E poi venne il silenzio”, diretto da Irish Braschi e prodotto da Matteo Levi. Successivamente nella piazza della Chiesa i ragazzi hanno ascoltato la testimonianza del superstite della strage Mario Marsili, cavaliere della Repubblica e medaglia d’oro al valor civile. A sua volta, la guida del Parco Bartolomeo Puccetti, profondo conoscitore della storia di Sant’Anna, ha accompagnato i ragazzi nei luoghi della memoria, con il cammino sulla Via Crucis fino al Sacrario e la merenda offerta a tutti dall’associazione “Per Sant’Anna“ al bar “Carla Gamba“.