SERENA PUOSI
Cronaca

Sant’Anna, simbolo delle stragi naziste

Un viaggio a Sant’Anna di Stazzema non si fa a cuor leggero, perché non si tratta di un semplice borgo...

Il sacrario di Sant’Anna

Il sacrario di Sant’Anna

Un viaggio a Sant’Anna di Stazzema non si fa a cuor leggero, perché non si tratta di un semplice borgo da visitare, ma di un luogo dove ogni pietra si fa ricordo e racconta una storia di dolore e resistenza. Situato tra le Alpi Apuane, parte del comune di Stazzema, questo piccolo paese della Versilia è divenuto simbolo di una delle più atroci stragi della Seconda Guerra Mondiale.? Il 12 agosto 1944, all’alba, reparti delle SS, con la complicità di collaborazionisti fascisti, irruppero nel villaggio. In poche ore, 560 persone, tra cui donne, anziani e 130 bambini, furono brutalmente massacrate. Le testimonianze parlano di fucilazioni, incendi e crudeltà inimmaginabili.

Il silenzio che oggi avvolge Sant’Anna è lo stesso che seguì quel giorno di sangue, un silenzio che ancora oggi grida giustizia.? Visitare Sant’Anna di Stazzema significa confrontarsi con questo passato doloroso. La Piazza della Chiesa è il cuore pulsante della memoria: qui si consumò gran parte dell’eccidio. La chiesa, risalente al XVI secolo, conserva affreschi e un organo noto come "l’organo della pace". Camminare su questa piazza, tra gli alberi che la circondano, è un’esperienza toccante, un invito alla riflessione. Il Museo Storico della Resistenza, inaugurato nel 1982 dal Presidente Sandro Pertini, offre un percorso multimediale che narra gli eventi dal settembre 1943 fino alla strage del 1944.

Il museo ospita anche un centro di documentazione e una biblioteca, diventando un luogo fondamentale per la conservazione della memoria storica. Salendo verso il Col di Cava attraverso la Via Crucis si raggiunge il Monumento Ossario, eretto nel 1948. Questa torre alta 12 metri, sorretta da quattro arcate, custodisce i resti delle vittime. Sotto la struttura, una scultura di Vincenzo Gasperetti rappresenta una donna colpita dal fuoco nemico.

Sul retro, una lapide elenca i nomi delle vittime identificate. ? Sant’Anna di Stazzema è oggi parte del Parco Nazionale della Pace, un luogo dove la natura si fonde con la Storia, offrendo un contesto di riflessione e rispetto. Ogni anno, numerosi visitatori percorrono questi sentieri non solo per ricordare, ma per comprendere e imparare.? In un’epoca in cui la memoria storica rischia di affievolirsi, Sant’Anna di Stazzema rimane un monito, un luogo dove il passato parla al presente, ricordandoci l’importanza di non dimenticare.