LIDO DI CAMAIORE "Un importante presa di coscienza, da un lato, della figura del bagnino, con le qualifiche e l’integrità che incarna, e, dall’altro, però, una prospettiva e una situazione che rende tutto più preoccupante", dice Marco Daddio, presidente dei balneari di Lido di Camaiore, sulle nuove norme per la formazione dei bagnini e l’ottenimento del brevetto. "Già, prima, si trovavano pochi bagnini, e con queste riforme si rischia di limitare le opportunità - continua Daddio - È chiaro che l’integrità fisica è importante nel ruolo di un bagnino che deve assicurare uno sforzo, ma è importante anche trovare un equilibrio, una strada perché non sia totalmente pessima e selettiva nei confronti dei bagnini attuali. So che è in atto un cambiamento e il Governo sta entrando nel merito per cercare di risolvere un tema delicato e di trovare soluzioni che permettano di fare il bagno sicuri". Norme, quelle del nuovo provvedimento, che comprendono, per l’ottenimento e il rinnovamento, prove fisiche, poi da ripetere ogni cinque anni. "Gli strumenti di valutazione sono funzionali e sono cambiate, quanto importanti - conclude Daddio - Il contatto con l’acqua e il saper nuotare è importante, ma anche guidare un pattino di salvataggio, che è un mezzo di soccorso essenziale. Penso che a intervenire dovranno essere le federazioni di salvamento perché così si rischiano tagli al mercato di lavoro, con personale che sapeva svolgere il proprio compito in maniera corretta. E che si fa, inoltre, acquisendo esperienza negli anni, non solo con il conseguimento del tesserino. La preoccupazione è per il futuro incerto di un settore che, questa norma, così selettiva, rischia di rendere più precario di quel che già è".
Gaia Parrini