Una notte di follia. Furibonda sassaiola fra bande di disperati: danni a case e negozi

La situazione è arrivata al limite: prima un’aggressione al titolare di un banchetto. Poi il violento scontro fra chi ha trasformato le logge in pubblico dormitorio

I carabinieri sul posto (Foto Umicini)

I carabinieri sul posto (Foto Umicini)

Viareggio, 19 maggio 2024 – Sabato mattina, sole e tepore. Un gruppo di signore di una certa età si concede una colazione tardiva da Patalani. A squarciare il velo di normalità della mattinata è una gazzella dei carabinieri parcheggiata lì a due passi, in via Fratti, quasi sull’angolo con via Zanardelli. I militari sono intervenuti su segnalazione dei commercianti. Tra la sera precedente e la nottata, il Piazzone ha vissuto ore di paura: almeno due episodi di violenza che – racconta chi vive tutti i giorni il cuore pulsante del centro – si inseriscono in una quotidianità fatta di degrado e tensione.

Il primo episodio incriminato risale a venerdì sera: un uomo – secondo i testimoni di origine nordafricana – si avvicina a uno dei banchetti di venditori di cappelli e oggettistica varia. Ha con sé un paio di scarpe, prese chissà dove, e vuole che il commerciante le compri: "Dai, dammi cinque euro". L’altro risponde di no, ché non sa neppure da dove vengano quelle scarpe. La situazione si esaspera fino a scappare di mano: prima vola qualche spinta, poi il commerciante viene raggiunto da un pugno in pieno viso. Devono intervenire altri venditori del Piazzone, messi in allarme dal vociare, per strappare il collega dalle mani dell’aggressore. Siamo nello spicchio di mercato che dà verso via Battisti, dove la notte, da qualche tempo, si ritrovano alcuni senzatetto stranieri. "Qualche sera fa hanno sfondato un ingresso del negozio di calzature", confida un banconiere che non se la passa tanto meglio: "Da noi hanno provato a rubare tre volte. Anzi, due: una volta ci sono riusciti".

Sull’altro versante del Piazzone, lungo la via Fratti, la violenza si è scatenata con una sassaiola di pietre e bottiglie. Il portone di vetro del negozio ‘Diamoci de tu’ porta i segni dei colpi, e pure il muro esterno del negozio è screziato dalle cicatrici. Ai piani superiori ci sono delle case private: in particolare, sopra la coltelleria Zoppi abita una signora anziana che al momento della sassaiola stava guardando la tv. Una bottiglia di vetro scagliata contro la finestra del soggiorno l’ha fatta trasalire e l’ha riempita di paura. Il giorno dopo – ieri mattina – le schegge dei pietroni lanciati contro gli edifici sono ancora sul marciapiede, a testimoniare l’esplosione di violenza. Per far luce sulla vicenda sono arrivati i carabinieri: raccolgono le testimonianze e acquisiscono, dove possibile, i filmati della videosorveglianza per risalire agli autori del gesto.

Tra i commercianti si mormora che possa trattarsi di un regolamento di conti. In questo spicchio del Piazzone, da mesi hanno trovato riparo alcuni individui senza fissa dimora. Passano la mattinata sotto il loggiato, poi si spostano in modo isolato per la città, prima di rientrare ‘alla base’ verso mezzanotte. Qualche settimana fa, però – racconta un altro titolare di un negozio – sono stati scacciati da un gruppo di stranieri che ha messo le tende in zona: brutti ceffi, forse impegnati in attività di spaccio visto il viavai rapido e incessante di personaggi. Un traffico tale da mettere a disagio pure i passanti. E così sono stati chiamati i carabinieri, che una volta arrivati sul posto sono riusciti ad allontanare i figuri. Ma ogni tanto le facce nuove fanno di nuovo capolino, e capita che ci scappi il litigio. La situazione rimane instabile e precaria, mentre i commercianti si guardano tra loro sconsolati. E qualcuno disegna una croce nell’aria con le dita: o meglio, un crocione dal significato inequivocabile.