L'intervista alle sorelle della vittima

Le parole rilasciate alla rete privata marocchina (Chouf TV)

Le sorelle di Nourdine Naziki, alla destra e alla sinistra della conduttrice del programma di Chouf Tv, emittente marocchina

Le sorelle di Nourdine Naziki, alla destra e alla sinistra della conduttrice del programma di Chouf Tv, emittente marocchina

Le due sorelle della vittima Nourdine Naziki  sono state intervistate dalla una rete privata marocchina (Chouf TV). Dicono che il loro fratello è stato ucciso a sangue freddo da una imprenditrice italiana che dopo averlo investito lo ha lasciato lì, poco dopo una coppia che passava di lì lo ha visto e ha chiamato subito i soccorsi. Le sorelle dicono che la signora l’indomani è stata arrestata e hanno saputo la notizia tramite i social media, notizie che dicono che un algerino è stato ammazzato ma gli amici di Nourddine hanno confermato alle sue sorelle che si tratta del loro fratello. L'intervista continua e le due donne dicon che quando hanno visto la registrazione completa delle telecamere hanno visto una cosa terrificante: il loro fratello che veniva schiacciato più volte da una macchina. La signora dopo essersi accertata che lui non si sarebbe più mosso è scesa dalla macchina ha recuperato la sua borsa e se ne è andata. Una delle sorelle dice che hanno guardato tutti i video dell’accaduto che gli sono arrivati dall’Italia e hanno letto le dichiarazioni che sono state dette dalla signora alla magistratura. Il loro fratello è stato ucciso da questa imprenditrice come se fosse un insetto. Una delle sorelle dice che in Europa quando viene ucciso un animale tutto il mondo si concentra sull’accaduto ma quando si tratta di uno straniero l’opinione della società si divide in pro e contro. Le sorelle dicono che secondo la scientifica il loro fratello non aveva nessun arma e dicono che la signora ha cambiato più versioni dell’accaduto. La signora dopo aver preso la borsa è tornata al ristorante per consegnare l’ombrello preso in prestito senza dire niente dell’accaduto a nessuno. La giornalista marocchina che ha intervistato le sorelle della vittima dice che la maggior parte dei giornali e delle reti italiane dicono che la vittima è un “clochard” ovvero un senzatetto che è stato investito da una imprenditrice ma Nourddine è marocchino e ha una famiglia in Marocco e queste persone (la sua famiglia) vogliono giustizia per il loro figlio/fratello e chiedono a tutte le associazioni di aiutarli ad avere la salma del loro figlio il quale non hanno visto da 24 anni. Le sorelle dicono che vogliono che la signora paghi per il reato che ha commesso.