Lido di Camaiore, 21 marzo 2019 - Poteva sembrare una goliardata fuori stagione, ma anche una minaccia o un’intimazione di stampo mafioso. Invece è la smile art di un artista versiliese, che ieri mattina ha addobbato la pubblicità dell’impresa funebre La Piramide, sulla via Aurelia davanti all’ospedale Versilia, con uno scheletro finto. “Diavolo che che promozione! E’ un viaggio di sola andata, irripetibile, full-optional. Affrettatevi a partire, posti limitati. “Il Sekko”, viaggi di una volta” è il post che Michele Bertellotti, creativo pietrasantino e titolare del bar e galleria d’arte Serendipity di Piazza Duomo, ha pubblicato su Facebook. Con tanto della foto della macabra installazione on the road. Apriti cielo: il post è stato subito condiviso a destra e manca, anche dall’esponente della Lega Alessandro Santini. Tanti, visti i commenti sui social, hanno perfino creduto a una trovata pubblicitaria, compresa la Asl, che ha contattato La Piramide per chiedere di rimuovere il “manichino”.
"Ci siamo dissociati subito pubblicamente – racconta il 33enne Emanuele Ricci, titolare dell’impresa di pompe funebri e dell’albergo Silvia a Lido – e abbiamo pensato a uno scherzo di qualche azienda concorrente, dato che possiamo dar noia a qualcuno. Non entriamo nel merito della cosa, preferiamo scherzare sulla vita, queste cose non fanno certo parte del nostro modo di lavorare".
Bertellotti è un artista scherzoso e irriverente, che crede che l’ironia andrebbe insegnata sui banchi di scuola. "Perché il sorriso è un vero toccasana per tutto e tutti – ci ha detto – e la mia smile art ha come focus l’alleggerimento di qualsiasi problematica. Si può vedere tutto in un modo migliore, se riusciamo a sorridere. Lungi da me di aver agito contro un’azienda che svolge seriamente il proprio lavoro. Chiunque visita il mio profilo Facebook, può vedere che da anni affronto con ironia problemi come i migranti, la disabilità e il traffico di organi...".
"E allora perché non scherzare anche con la morte? Per strappare un sorriso e sdrammatizzare il “viaggio di solo andata”. Se devo scusarmi, lo faccio pubblicamente, ma la mia smile art è qualcosa di unico e vorrei riuscire a portare sorrisi ovunque". C’è chi storcerà il naso. Ma c’è anche chi, come gli amanti dell’umorismo nero, apprezzeranno questa installazione noir fuori stagione, lontana dal primo di aprile e da Halloween. Fatto sta, che tanti ci hanno creduto.
Dario Pecchia