MARIA NUDI
Cronaca

Scienza e arte per i piccoli. La scuola di Claudia Sodini: "Un sogno realizzato"

Una laurea in ingegneria, un dottorato in informatica, ma è anche una docente circense che insegna ai bambini, valorizzando capacità cognitive e motorie .

Una laurea in ingegneria, un dottorato in informatica Claudia Sodini (nella foto) viareggina aveva davanti un futuro nel mondo universitario ripercorrendo le orme del papà Claudio, docente universitario di matematica e in passato presidente della Fondazione Carnevale, ma il destino ha sparigliato le carte e Claudia ha percorso una strada diversa. Lei insegna l’antica arte del circo ai bambini, è una docente circense che unisce l’arte del circo alla scienza, un approccio educativo diverso come spiegalei stessa: "Lavoro sul benessere e sulle capacità psico-motorie dei bambini: insegno ai bambini a giocare, l’aspetto ludico diventa strumento educativo, curo progetti in molte scuole di Viareggio, Seravezza, Capezzano, Camaiore, ma la professione mi porta anche all’estero, sono rientrata da poco dalla Svizzera. La mia scuola Kproduction è l’unica scuola di circo per bambini della zona".

Come ha scoperto questa professione? "Il giorno che mi sono laureata, il 10 ottobre del 2002, mi sono iscritta alla scuola di recitazione di Federico Barsanti a Viareggio, un’eccellenza del territorio, ma dopo 10 anni ho capito che non era la mia strada e così anche grazie a un corso universitario di arte circense, che ho seguito a Civitavecchia, e grazie a Pietro Olla, ingegnere, insegnante di tecnologia alle scuole medie, artista di circo, formatore e clown didattico, ho scoperto questa professione che mi permette di unire scienza, passione attraverso i valori della inclusione che mi ha trasmesso la mia famiglia, papà Claudio e mamma Angela Vannucchi che da tre anni ci ha lasciato".

Quali valori la scuola circense trasmette ai bambini? "L’inclusione, l’accoglienza, il rispetto, l’educazione, la gentilezza. Le mie lezioni non si basano sulla competizione con gli altri, ma si compete con noi stessi e sbagliando si impara, si guarda avanti". Del resto la sana competizione è di casa per Claudia, perché il fratello Marco è allenatore nazionale di pallacanestro e responsabile del settore giovanile nazionale.

Quale rapporto ha con Viareggio? "Amo spassionatamente la mia città: abbiamo il mare, le montagne, il Carnevale, il cielo di Viareggio resta nel cuore e nell’animo. Ma come in qualsiasi cittadina vedo anche alcune cose che potrebbero essere migliorate".

Una di queste? "Sicuramente il mondo del terzo settore: le associazioni di volontariato dovrebbero fare più rete tra di loro".

Cosa vorrebbe trovare nell’uovo di Pasqua? "La salute".

Cosa ama fare nel tempo libero? "Leggere, scrivere, sono curiosa di tutto".

Se potesse riavvolgere il filo della sua vita? "Farei tutto ciò che ho fatto".

A chi va la sua riconoscenza? "Alla mia famiglia, sempre aperta verso gli altri, impegnata nella solidarietà concreta, e anche a tante altre persone".