REDAZIONE VIAREGGIO

Sciogliamo il rebus del menù. I consigli di Conti del ’Trinchetto’: "Piatti veloci e che costano poco"

Il titolare del locale viareggino invita a puntare sul pesce per conquistare i palati dei propri commensali "Proposte in linea con la nostra tradizione e con un occhio al portafogli, ma senza negarsi nulla".

Il titolare del locale viareggino invita a puntare sul pesce per conquistare i palati dei propri commensali "Proposte in linea con la nostra tradizione e con un occhio al portafogli, ma senza negarsi nulla".

Il titolare del locale viareggino invita a puntare sul pesce per conquistare i palati dei propri commensali "Proposte in linea con la nostra tradizione e con un occhio al portafogli, ma senza negarsi nulla".

di Daniele Mannocchi

VIAREGGIO

È arrivato "quel" giorno dell’anno. Stamani, qualcuno si alza dal letto, si guarda allo specchio e, maledicendosi per essersi ridotto all’ultimo secondo, si chiede: "E mo’ che faccio da mangiare per Natale?".

Tranquilli, come ogni anno La Nazione viene in soccorso ai ritardatari. Noi ci mettiamo le idee; a voi non resta che la manovalanza (e i soldi, che di questi tempi è tutto dire). O meglio: le idee non le mettiamo proprio noi, ché nella vita facciamo altro. Le chiediamo a un esperto: Leonardo Conti, titolare del Trinchetto in via Fratti, a Viareggio.

Conti, un menù al volo per il pranzo di Natale replicabile dai nostri lettori?

"Che facciamo, carne o pesce?".

Ci rimettiamo al suo giudizio.

"Andiamo di pesce allora, cercando di fare cose gustose, ma comunque semplici da cucinare ed economiche".

Più di così...

"Dunque: come primo antipasto, si potrebbe fare un semplice pancottino di mare, nel rispetto della tradizione toscana. Il pancotto è un’antica ricetta di riciclo che costa poco. E a parte si fa un bel sughino di calamari e gamberi saltati in padella con aglio, olio e peperoncino. Mescoliamo tutto e otteniamo un piatto gustoso. Poi, per rimanere sul tradizionale, farei una zuppetta di moscardini: in un tegamino, mettiamo aglio, olio e peperoncino, sfumiamo col vino bianco, si aggiunge il pomodoro e si porta a bollore. Si fa andare piano piano, si aggiusta di sale e pepe e si serve con un crostino di pane toscano. Terzo antipasto: per tradizione viareggina, bisogna andare sui muscoli ripieni, che si fanno sempre mangiare. Ripieno classico, senza compromessi: carne, pane ammollato, aglio, prezzemolo e pangrattato".

Di primo?

"Partiamo con una bavettina con le cicale, che siamo di stagione. Con un pochino di pomodorino fresco, è il suo. E poi potremmo fare una cosa un po’ più particolare: una tagliatella con triglie, carciofi e pomodorino fresco. Si fa un sughino classico con le triglie, si saltano i carciofi in padella, si unisce tutto e si porta a cottura la pasta".

Andiamo col secondo?

"Un bel gamberone al forno? È meno economico degli altri, ma il crostaceo per Natale è il suo, e se non si esagera un po’ per le feste... Di contorno verdurine crude, stile catalana".

In chiusura?

"Dolci tipici di Natale: pandoro, panettone, torrone, panforte e frutta secca".

Lei, invece, per Natale cosa si prepara?

"Io? Niente, arrivo talmente stanco...".