Biciclette che corrono senza la fatica di pedalare e cinquantini che viaggiano al doppio della velocità consentita. Veloci come moto. Sulla strada, dove non tutto ciò che circola è come sembra, e soprattutto come dovrebbe essere secondo le norme del suo codice, ieri pomeriggio si è svolta un’attività dedicata proprio al controllo di scooter e velocipedi. Allo scopo di verificare, e sanzionare, eventuali irregolarità. Spoiler: in tanti, alla luce dei controlli, sono tornati a casa a piedi.
Il servizio della Polizia Municipale, coordinato dal maggiore Fontani, è stato sollecitato dalla Motorizzazione Civile che ha partecipato all’attività – che si è svolta per tutto il pomeriggio in piazza Mazzini – con speciali strumentazioni in grado di svelare, attraverso prove tecniche, ogni “trucchetto“ utilizzato per potenziare il mezzo a due ruote.
Nel giro di mezzo pomeriggio, tanto per fornire un dato parziale del servizio, sono stati fermati 8 ciclomotori – che secondo le norme del codice della strada non dovrebbero superare i 45 chilometri orari –, e ben 7 sono risultati irregolari. Privati dei fermi, e in alcuni casi capaci di raggiungere una velocità di 80 chilometri orari. Per ogni violazione accertata è stata comminata dagli agenti una sanzione da 421 euro, oltre al fermo amministrativo del mezzo per novanta giorni.
Cinque invece le biciclette elettriche fermate, di cui 2 sono state classificate come ciclomotori e per questo è scattato per i trasgressori il sequestro per confisca. In base all’ultima modifica dell’articolo 50 del codice della strada le e-bike non possono superare i 25 chilometri orari, l’acceleratore non può andare oltre i 6 e il motore deve essere ausiliario alla pedalata.
Martina Del Chicca