MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Scritte inneggianti ad Allah in chiesa. Identificato e denunciato l’autore

È un 45enne originario del Marocco, non era stato ritenuto idoneo per ragioni sanitarie alla permanenza nel Cpr

Lo scorso 18 febbraio il parroco della Resurrezione, Don Luca Adinolfi, rinvenne le scritte inneggiata ad Allah all’interno della chiesa

Lo scorso 18 febbraio il parroco della Resurrezione, Don Luca Adinolfi, rinvenne le scritte inneggiata ad Allah all’interno della chiesa

È stato individuato e denunciato per danneggiamento aggravato l’autore delle scritte inneggianti ad Allah rinvenute all’interno della chiesa del Varignano a Viareggio. All’uomo, un 45enne originario del Marocco, irregolare in Italia e senza fissa dimora, gli agenti del Commissariato di Viareggio sono arrivati anche grazie alle immagini di videosorveglianza della parrocchia.

Lo hanno ripreso lo scorso 18 febbraio, quando intorno alle 8.30 del mattino si è introdotto a volto scoperto nella chiesa della Resurrezione, in quel momento vuota, e, con un secchio di gesso in mano, utilizzando il dito come pennello, ha imbrattato la cappellina della Madonna e quella del Santissimo Sacramento con le scritte in arabo: “Allah è sufficiente per noi ed è il miglior guardiano, che eccellente protettore e che eccellente aiuto”, per poi allontanarsi. Appena il parroco don Luca Andolfi si è accorto di quanto era accaduto ha immediatamente avvertito la polizia: sul posto sono arrivati gli uomini della Digos e della Scientifica. Il 45enne, già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato immediatamente identificato, e grazie alle indagini del Commissariato in queste ore è stato individuato dalla Digos in località Bicchio.

Già lo scorso lo scorso 30 gennaio l’uomo era stato accompagnato al Centro per i rimpatri di di Potenza, considerata la pericolosità sociale e viste le diverse condanne per lesioni aggravate, furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento. In quell’occasione venne rintracciato dalla Polizia Municipale di Viareggio in via Vetraia 17, durante lo sgombero di un appartamento occupato abusivamente dall’uomo insieme ad altri connazionali che riuscirono a fuggire.

Tuttavia il personale sanitario addetto al Cpr di Potenza, dove venne accompagnato, non lo ha ritenuto idoneo, per motivi sanitari, alla permanenza nel centro. Pertanto dopo un giorno è stato dimesso ed è tornato sul territorio della nostra provincia, compiendo il gesto per cui è stato denunciato, solo pochi giorni dopo il rientro da Potenza.