Viareggio, 23 agosto 2020 - Pianeta scuola: si riparte il 14 settembre ma con lo spauracchio di richiudere subito. È iniziato il countdown per l’inizio delle attività didattiche: già il primo settembre insegnanti e presidi della Versilia saranno impegnati nel consueto collegio docenti che in alcune scuole però sarà solo virtuale. Dopo un’estate praticamente senza ferie per i dirigenti scolastici, che senza sosta hanno misurato centimetro per centimetro le aule, per garantire il distanziamento degli alunni e redatto i nuovi regolamenti scolastici infarciti con le norme anti-covid e le nuove regole da rispettare, che ovviamente variano in base all’ampiezza degli Istituti e al numero degli alunni, la scuola riparte ma col dubbio che potrebbe anche chiudere subito qualora si manifestassero casi di positività al Covid.
A fare il punto della situazione è Donatella Buonriposi dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale: «Il 14 settembre la scuola riapre i battenti: abbiamo tutte quante le buone condizioni per ripartire – ha detto – Il problema eventualmente sarà dopo, cioè nel momento in cui gli studenti dovessero manifestare qualche sintomo di raffreddore o influenza. Per questo il comitato tecnico scientifico ha predisposto un ulteriore documento e sono previste anche nuove figure nella scuola come il referente per il Covid. All’interno di ogni istituto – sottolinea - è individuato uno spazio dove accogliere chi ha la febbre. Sarà quindi avvertita la famiglia che dovrà prendere il figlio e portarlo a casa. Ogni scuola ha il proprio regolamento interno e i genitori sono tenuti ad informarsi sulle nuove regole». Ma i quesiti che non hanno ancora una risposta chiara sono troppi: di fronte a un caso positivo tutta la classe sarà messa in quarantena? Si tornerà così alla didattica a distanza? Solo la classe dello studente risultato positivo? Quante classi? Tutto l’istituto? E se i docenti che si muovono su diverse scuole vengono a contatto con un caso positivo, si chiudono tutte le scuole in cui lavorano? «Qui arriveranno i veri problemi – ribadisce Donatella Buonriposi -: il 14 settembre le scuole si aprono ma il problema sarà come riuscire a mantenerle aperte. Un lavoro educativo, di comunicazione, di informazione che gli insegnanti devono fare durante tutto l’arco dell’anno coi loro studenti». È d’accordo anche il preside del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci, Andrea Menchetti che aggiunge: «Sarebbe necessario avere un medico di riferimento che collaborasse in stretto contatto e consigliasse volta per volta il da farsi ai dirigenti. La scuola sta per iniziare – sottolinea - e ad oggi non ci sono arrivate direttive chiare soprattutto per quanto riguarda le risorse umane: prima con la febbre a 37,5 e un’aspirina si raggiungeva il posto di lavoro, adesso non si può più e sono necessari più insegnanti e bidelli anche per supplire gli eventuali colleghi in malattia e garantire sempre la sorveglianza sui ragazzi per evitare assembramenti».
Eleonora Prayer