Pietrasanta, 13 settembre 2015 - «Ad oggi abbiamo quattordici cattedre scoperte: altro che ‘buona scuola’, qui c’è da fare i salti mortali». Triplo e carpiato, aggiungiamo noi, vista la situazione non proprio idilliaca delineata dal dirigente dell’Istituto comprensivo Pietrasanta 1 Sandro Orsi. La prima campanella del resto suonerà soltanto tra 48 ore e in ognuno dei tre ordini gestiti dal quartier generale di via Garibaldi manca qualcosa.
«Il ministro ha detto che entro il 15 sarà tutto a posto – sottolinea Orsi – ma non so come sarà possibile. La scuola parte martedì e abbiamo ancora quattordici cattedre scoperte, di cui otto sul sostegno e sei nelle materie: una alle materne, due alle elementari e tre alle medie. Per carità, martedì garantiremo la piena funzionalità dei plessi, ma stando così le cose dovremo organizzarci finché l’Ufficio scolastico provinciale non farà queste benedette nomine». L’unica consolazione è il fatto che il numero dei bidelli è rimasto invariato rispetto all’anno scolastico 2014-2015. «Ma è una consolazione assai magra – prosegue – in quanto le ultime ‘novità’ prevedono che gli insegnanti assenti per malattia o per altri motivi non possano essere sostituiti per il primo giorno e i bidelli addirittura per sette giorni. Ergo, se ci dovessero essere dei problemi sarò costretto a far aprire e chiudere le scuole dai pochi bidelli rimasti. E’ emblematico il caso delle materne ‘Pili’ di Capriglia, ridotte ai minimi termini su entrambi i fronti. Vado ad aprire la scuola e a insegnare io? Ma i sindacati – conclude – continuano a stare tutti zitti?».
Decisamente più rosea, invece, la situazione all’istituto comprensivo Pietrasanta 2, dove dopo tre anni la dirigente Sonia Casaburo è stata sostituita dalla reggente Silvia Barbara Gori, dirigente al comprensivo di Forte dei Marmi. «Come insegnanti siamo messi abbastanza bene, mancano solo poche ore (tre di inglese alle medie e il sostegno alle materne, ndr) – spiega – e per quanto riguarda i bidelli ne abbiamo due in meno. Ne parleremo lunedì al collegio e al consiglio d’istituto».
Daniele Masseglia