DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Senzatetto, mozione ko. Il centrodestra si spacca

Nessuna bagarre in aula, ma la bocciatura della mozione Pd per la tutela dei diritti dei senza fissa dimora, avvenuta...

Un momento della seduta con i consiglieri d’opposizione Claudia Dinelli e Irene Tarabella (Pd) e Lorenzo Borzonasca (Insieme per Pietrasanta)

Un momento della seduta con i consiglieri d’opposizione Claudia Dinelli e Irene Tarabella (Pd) e Lorenzo Borzonasca (Insieme per Pietrasanta)

Nessuna bagarre in aula, ma la bocciatura della mozione Pd per la tutela dei diritti dei senza fissa dimora, avvenuta martedì in consiglio comunale, ha lasciato qualche strascico. Se non altro per l’astensione del capogruppo di maggioranza, nonché medico del "Versilia", Daniele Taccola (Forza Italia-Pietrasanta prima di tutto), il quale non se l’è sentita di bocciare un documento incentrato su un tema molto delicato. Il documento era stato presentato dalle consigliere Pd Irene Tarabella e Claudia Dinelli, che hanno ribadito l’importanza di garantire sicurezza, dignità e inclusione ai senzatetto. "Per queste persone – spiegano – esistono barriere legate alla loro condizione abitativa e di emarginazione che possono limitare l’accesso ai diritti fondamentali garantiti ad ogni altro cittadino. Il Comune deve farsi carico dei cittadini che soffrono questo disagio, soprattutto sanitario, e accoglierli in apposite strutture. E a chi è senza fissa dimora va garantito il diritto alla residenza creandone una virtuale che consenta loro di accedere a diritti fondamentali, a partire da quello alla salute".

Raccogliendo il plauso di Taccola, che ha ringraziato il Pd per aver favorito il dialogo su questo tema, anche perché la situazione in Versilia è preoccupante. "Gli interventi che facciamo in ospedale – dice – si sono spostati dal campo sanitario-sociale a quello marcatamente sociale, tra nuovi poveri e situazioni border-line. A Pietrasanta l’organizzazione è ben strutturata, ma la Versilia è una bomba a orologeria con un aumento del divario tra ricchi e poveri. È un campanello d’allarme che non deve farci crogiolare sugli allori: su sei ricoveri, quattro necessitano di un supporto sociosanitario. In termini di disagio sociale è una pentola in ebollizione. Al di là del voto, è importante che se ne parli. Ci sono persone che decidono di vivere per strada e non vogliono essere aiutate, ma tante altre ci si sono trovate ed è lì che dobbiamo lavorare. Vedere gente in mezzo alla strada non è bello né giusto". Il sindaco Alberto Giovannetti ha motivato il voto contrario dicendo che Pietrasanta è un’eccellenza in campo sociale e la mozione, pertanto, è superata dai fatti. "Quella espressa da Taccola – aggiunge – è una posizione personale che conferma la sua spiccata sensibilità di uomo e medico verso le fasce più fragili della popolazione a cui l’amministrazione, anche nei momenti più difficili, mai ha fatto mancare vicinanza in termini di risorse economiche e interventi. Grazie all’assessore al sociale Tatiana Gliori, all’ufficio, al presidente della Consulta del volontariato Andrea Galeotti e al mondo dell’associazionismo abbiamo costruito una rete capace di individuare l’effettivo bisogno e di dare risposte. Inclusi i minori, chi cerca casa o lavoro, chi ha problemi con le bollette. Necessità che non si risolvono a colpi di mozione".

Ma l’astensione di Taccola, secondo il capogruppo di minoranza Lorenzo Borzonasca (Insieme per Pietrasanta), ha dato un altro verdetto: "Sono segnali di divergenza e di sensibilità diverse all’interno della maggioranza. È un tema che riguarda tutta la comunità: dovevano votare tutti a favore".

Daniele Masseglia