Lo smartphone di Katia Palagi (nella foto) è stato sequestrato ed è a disposizione della Procura di Lucca. Sul telefono della 56enne – che a novembre si è tolta la vita gettandosi dalla Bretella – ci sono i contatti dei truffatori che le hanno rovinato la vita. La notizia è stata data dalla sorella Marisa due sere fa nel corso della trasmissione Chi l’ha visto? che ha sollevato il caso. E che continua a portare avanti una battaglia a sostegno delle vittime di truffe. Nel corso della puntata di mercoledì, è stata raccontata una storia con tratti assimilabili a quella di Katia: protagonista Alessandro, anche lui 50enne, finito nella rete dei truffatori online così profondamente da indebitarsi e perdere tutti i suoi risparmi. E infine, per suicidio o per attacco di cuore, la vita. "Ma in ogni caso – ha detto la sorella – per me i responsabili sono i truffatori. L’hanno ammazzato loro".
"Mi sembra di aver rivissuto la storia di mia sorella – ha sospirato Marisa, rilanciando il proprio appello – adesso spero che la Procura, tramite i contatti e i tracciamenti dei pagamenti di Katia, possa risalire ai colpevoli perché non possano più nuocere a nessuno. È importante che le vittime chiedano aiuto: ma perché si aprano, bisogna che non vengano colpevolizzate e giudicate. Storie come quella di mia sorella devono essere considerate a tutti gli effetti degli omicidi".
RedViar