Tutti insieme per la prima volta? Non proprio tutti, in realtà. La nuova alleanza non contempla Seravezza, che tra le altre cose vanta la presenza di Palazzo Mediceo, l’unico nel territorio provinciale ad essere patrimonio Unesco. Di fronte all’ira funesta di chi si sente escluso, la presidente della Versiliana Paola Rovellini ieri ha ammesso candidamente la propria dimenticanza: "Mi assumo la responsabilità di questo errore: sapremo farci perdonare". A livello diplomatico, però, la frittata è fatta. Il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini esprime il suo pensiero in poche righe: "Il nostro Comune collabora volentieri con i comuni limitrofi, ma all’occorrenza sa fare anche da solo".
Più seccato Davide Monaco, presidente della Fondazione Terre Medicee. "Apprendiamo con stupore che la neo presidente della Versiliana si è dimenticata non solo di noi, ma anche di Stazzema e BussolaDomani. Quando, mesi fa, Rovellini annunciò la volontà di creare un coordinamento tra le realtà culturali versiliesi, parlò di un’intesa con Forte dei Marmi, dichiarando di essere già d’accordo con il sindaco Murzi. All’epoca, da neofita, poteva avere il beneficio del dubbio. A distanza di mesi, siamo lontani da una presa di coscienza di diplomazia e di geografia culturale. Oggi la storia si ripete, e l’errore è ben più grave. Parla di dimenticanza. Ancora? Non si può dire che non sapesse della nostra esistenza. Quando è stata presentata in conferenza stampa, la nostra presenza è stata sollecitata con insistenza dal comune di Pietrasanta e dalla Versiliana. Eppure mesi di lavoro su questo progetto non sono stati sufficienti per farle prendere in considerazione tutte le realtà culturali della Versilia. Possibile che nessuno abbia ritenuto opportuno segnalarle l’ovvio? Ancor più singolare – conclude – che l’iniziativa sia stata presentata insieme a Forte e Viareggio, i cui sindaci ricoprono rispettivamente il ruolo di presidente e vice presidente dell’Ambito turistico. Qual è allora la reale funzione di questo ente? La cultura non si promuove escludendo né fingendo che esistano solo alcune realtà. Noi continueremo a lavorare per una cultura che valorizzi tutto il territorio, senza dimenticanze, forse strategiche".
d.m.