DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Servizio civile, il piatto piange. Sono arrivate solo tre domande

In totale erano nove i posti per i progetti delle associazioni. "Non c’è più amore verso il prossimo"

Nonostante la proroga dei termini concessa per presentare le domande, alla fine poche persone si sono fatte avanti per seguire il servizio civile 2025

Nonostante la proroga dei termini concessa per presentare le domande, alla fine poche persone si sono fatte avanti per seguire il servizio civile 2025

Le premesse avevano fatto presagire nubi minacciose, e non per il maltempo di questi giorni. Tre progetti per il servizio civile 2025, ma domande con il contagocce. Poi la consueta ultima spiaggia, come in un film già visto in passato: la proroga dei termini per presentare la domanda e la vana speranza delle associazioni cittadine di racimolare qualcosa all’ultimo, confidando nel buon cuore dei giovani d’oggi. Ma il resoconto, impietoso, ha confermato i timori iniziali: dei nove posti destinati alle tre associazioni accreditate ne potranno essere coperti soltanto tre. O meglio, si spera che finisca così perché ora partiranno i colloqui per capire se chi ha fatto domanda ha i requisiti richiesti per fare il volontario per un anno. Non è servito, quindi, innalzare il compenso economico mensile: d’estate i pensieri sono altri. Chi farà il bagnino, chi la stagione in alberghi o ristoranti, chi si divertirà e basta. Tanto ad aiutare il prossimo ci penseranno sempre i soliti.

La più amareggiata è Elena Polacci, presidente dell’Unione lotta alla distrofia muscolare (Uildm). "Avevamo due progetti, per un totale di sei posti – dice – ma è arrivata una sola domanda. Le associazioni sono sempre più in difficoltà a reperire volontari ’semplici’ e di servizio civile. Portare avanti le attività è sempre più arduo sia per la mancanza di ’forze lavoro’ che per tutto l’aumento della burocrazia che frena il sistema. Servirebbe più sensibilizzazione e diffusione dell’amore verso gli altri. I ragazzi sono sempre più chiusi e impauriti a cominciare nuovi percorsi: il servizio civile invece può essere un ottimo punto di partenza per affacciarsi alla vita e al mondo del lavoro, sia per l’impegno che per le esperienze che si svolgeranno nell’anno. Per il 2026 – conclude – proveremo ad andare in giro nelle scuole superiori così da buttare qualche briciolina per il futuro dato che ogni anno è sempre più basso il numero di adesioni. Dobbiamo lavorare sui giovanissimi perché siano adulti migliori, più consapevoli e altruisti".

Le altre due associazioni hanno poca voglia di parlare, tanto è lo sconforto. In primis la Misericordia di Pietrasanta: due posti disponibili, zero domande. "L’unica speranza – dice la governatrice Maria Assunta Montagna – è vedere se altre Misericordie del territorio hanno un surplus di domande da dirottare a noi. Che dire, non c’è più vocazione, si nota anche dal calo costante di volontari". Un po’ meglio infine la Croce Verde, con due domande per un posto: tutto dipenderà dai colloqui.