DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Sessanta volte Fabio Nari. Ennesimo podio ad Assisi: "Ho coronato il mio sogno"

Il ciclista è arrivato secondo nonostante il diluvio e un tracciato molto ripido. Dal terribile incidente in via Capriglia al riscatto: "Vedrò se andare avanti".

Sessanta volte Fabio Nari. Ennesimo podio ad Assisi: "Ho coronato il mio sogno"

Quando è partito in direzione di Assisi non ci sperava nemmeno lui. A maggior ragione nel momento in cui ha cominciato a diluviare mentre stava macinando chilometri in sella al suo inseparabile triciclo, su un circuito ripido, gareggiando contro corridori che anagraficamente potrebbero essere suoi figli. Ma lo spirito indomito di Fabio Nari anche stavolta gli ha fatto compiere un’impresa suggellata da una medaglia d’argento che ha un sapore speciale: grazie a questo secondo posto il ciclista disabile pietrasantino ha conquistato il suo 60° podio.

Una gioia immensa per l’atleta, classe ’70, che si era prefissato questo obiettivo per il 2023 riuscendo così a raggiungerlo tra gli applausi delle centinaia di persone che hanno partecipato al Campionato italiano paralimpico per società che si è svolto domenica a Santa Maria degli Angeli, alle porte di Assisi, con partenza dal piazzale della basilica che ospita la celebre Porziuncola di San Francesco. Indossando la maglia del suo team “Peppe Molè“ di Catania, con tanto di direttore sportivo – Claudio Molè – al seguito, Fabio non si è fatto scoraggiare dal tempo da lupi che l’ha accolto in terra umbra, e col sostegno dell’onnipresente moglie Rossella oltre che del suo fisioterapista camaiorese Dario Chiericoni, ha dato tutto ciò che aveva. "A causa di motivi personali – racconta – stavolta mi ero allenato poco e anche per questo motivo non avevo grandi aspettative. Il meteo poi mi aveva scoraggiato parecchio, così come il tracciato fatto di continui saliscendi e gli altri concorrenti più giovani e freschi di me che sono un ’vecchietto’. Alla fine, invece, mi hanno fatto tutti i complimenti". E così domenica sera Fabio è tornato a casa con un palmarès di 27 medaglie d’oro, 23 d’argento e 10 di bronzo. Numeri impensabili all’indomani del terribile incidente sulla via Capriglia, nel 2005, seguito da un calvario fatto di emiparesi alla parte sinistra del corpo, gli interventi chirurgici ai tendini e il recupero al 70% della gamba sinistra, a differenza del braccio, rimasto paralizzato. Il suo riscatto, immortalato da un docu-film del regista pietrasantino Diego Bonuccelli, iniziò nel 2010 senza più fermarsi. "È stata dura arrivare a 60 medaglie. Se il fisico me lo consentirà – conclude – vado avanti. Intanto mi godo questo momento, poi vedremo".