
Da oggi il super green pass (quello di chi è vaccinato) è obbligatorio per il eprsonale scolastico, le forze di polizia e i militari. Nelle scuole versiliesi è già caos, con qualche decina di addetti non vaccinati, e i nuovi controlli ancora poco chiari. L’obbligo vaccinale riguarda i dirigenti, insegnanti e Ata e negli istituti versiliesi si teme la sospensione di circa 70 dipendenti no vax, che da questa mattina avranno cinque giorni per mettersi in regola, pena la sospensione dal lavoro. Intanto i casi di positività tra gli studenti continuano a crescere e stando ai dati forniti ieri dall’Asl sono ben 29 i nuovi casi positivi.
"Siamo arrivati al 15 dicembre – commenta Donatella Buonriposi, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale – e nonostante le disposizioni ministeriali ci sono ancora 200 dipendenti in tutta la provincia che, per adesso, non si sono vaccinati, circa un terzo dei quali lavora nelle scuole della Versilia. Finora hanno avuto accesso alle aule effettuando i tamponi rapidi ogni 48 ore, ma ora non sarà più possibile. Questa situazione, però, fa temere forti disagi per la scuola, in quanto se scattasse la sospensione, i dirigenti dovrebbero riuscire a trovare tanti supplenti quanto il numero dei docenti e bidelli sospesi e non è detto che ci riescano – sottolinea la Buonriposi – perché le graduatorie sono in esaurimento. Comunque si va verso le vacanze di Natale e un po’ più di tempo per trovare eventuali sostituti lo abbiamo. Il rispetto dell’obbligo vaccinale è assicurato dai presidi".
Ieri pomeriggio c’è stata una riunione tra i sindacati per valutare le istruzioni operative con le quali dovranno avvenire le verifiche. Questa mattina si terrà invece un confronto indetto dall’Ufficio scolastico regionale al quale parteciperanno anche tutti i dirigenti scolastici, per tenere una linea comune in tutti gli istituti del territorio. Quello che è certo ad oggi è che se al controllo dei dipendenti scolastici non risultasse effettuata la vaccinazione anti Sars-Covid o la richiesta di vaccinazione imminente, il preside dovrà invitare con una lettera scritta l’interessato a produrre entro cinque giorni l’attestato di vaccinazione o un certificato di esenzione, la presentazione della richiesta di vaccinazione da eseguirsi però entro venti giorni, oppure l’insussistenza dei presupposti per l’obbligo vaccinale, ad esempio, con il certificato di guarigione dal Covid. All’inosservanza dell’obbligo consegue l’immediata sospensione dal lavoro, ma non il licenziamento. Sta di fatto che per tutto il periodo di sospensione i lavoratori no-vax non saranno retribuiti. In sostanza non c’è spazio per eludere queste nuove normative volte al bene comune. Ma come spesso avviene nel pubblico, l’obbligo che inizia oggi si concretizzerà tra qualche settimana.
"Anche i dipendenti scolastici – sottolinea Donatella Buonriposi – che attualmente sono a casa in congedo o in malattia, per rientrare al lavoro avranno l’obbligo del vaccino come tutti gli altri colleghi, a meno che non abbiano patologie per le quali possano astenersi". I 70 no-vax del comparto scuola versiliese sono distribuiti in tutti i vari gradi e ordini scolastici senza eccezioni: dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di secondo grado. Per la maggior parte si tratta di collaboratori Ata, ma ci sono anche molti insegnanti. Gli istituti dove sono stati segnalati i no-vax sono il Galilei Artiglio, il Piaggia e l’Istituto comprensivo Camaiore 1. Molti però negli ultimi giorni sono corsi all’hub per mettersi in regola.
R.V.