CARLO BARONI
Cronaca

Seung a processo per omicidio. Potrebbe sottoporsi a perizia

Stamani lo sciamano deciderà se presentarsi in aula davanti alla Corte d’Assise del Tribunale di Pisa. Avrebbe fatto sapere ai suoi avvocati difensori di essere disponibile a incontrare gli psichiatri.

Seung a processo per omicidio. Potrebbe sottoporsi a perizia

Seung a processo per omicidio. Potrebbe sottoporsi a perizia

Seung deciderà stamani se presentarsi o no, oggi pomeriggio, davanti alla corte d’assise. In mattinata vedrà i suoi avvocati. Fino ad ora non ha mai assistito ai vari passaggi che ci sono stati. Ma stavolta, si apprende, le cose potrebbero andare diversamente. Qualcosa, nel 35enne di Torre del Lago – in carcere con l’accusa di omicidio volontario con premeditazione della dottoressa Barbara Capovani – starebbe cambiando. Da quanto apprendiamo avrebbe lasciato intravedere anche una disponibilità a sottoporsi all’accertamento clinico con i periti. Tant’è che oggi i difensori formalizzeranno alla corte d’assiste la richiesta di integrazione delle perizia psichiatrica. "Crediamo questo un passaggio fondamentale – spiega l’avvocato Gabriele Parrini che lo assiste insieme alla collega Alessia Ratti – per stabilire il nesso di causa tra la patologia e, se dovesse emergere, l’eventuale responsabile nel fatto contestato che è al centro del processo". Seung, è stato ritenuto imputabile in un processo dai consulenti del gip, i professori Renato Ariatti e Stefano Ferracuti. Ma lui, lo sciamano – come si definiva sui social – non si è sottoposto a perizia, tanto che è stata fatta sulla documentazione cartacea disponibile. "C’è un vuoto importante da colmare, secondo noi, della perizia – rileva il legale –. perché sappiamo bene come per questo tipo di accertamenti sia indispensabile la presenza del paziente". Seung è disposto ad incontrare i periti? "C’è questa possibilità", dice l’avvocato Parrini.

Oggi, prima udienza, sarà fatta la calendarizzazione e si costituiranno le parti civili: già annunciate quella dell’Asl Nord Ovest, per la quale la professionista uccisa lavorava dirigendo la Psichiatria territoriale, e dell’ordine dei medici di Pisa. La famiglia della dottoressa è tutelata dall’avvocato Stefano Del Corso. Le parti, poi, presenteranno alla corte la lista testi. Per ricostruire anche i movimenti dell’uomo quel 21 aprile, quando, secondo la Procura (pm Lydia Pagnini), con il treno raggiunse l’ospedale Santa Chiara, e aggredì Capovani con numerosi colpi sulla testa che, nel giro di una manciata di ore, causarono la morte. È quando è stato "certificato" dalla perizia del medico legale incaricato di mettere sotto la lente il corpo della vittima. Una scarica devastante inferta con un oggetto contundente mai identificato e mai ritrovato.