
Con lo stop agli over 50 e agli under 18 la categoria dei bagnini rischia di diventare una specie in via di estinzione
Sembra esserci uniformità di vedute in Regione sulle necessità del mondo della balneazione. A stimolare il dibattito attorno alla sicurezza in mare è stato il capogruppo della Lega Massimiliano Baldini, che ha presentato un’interrogazione sul rilascio e il rinnovo dei brevetti per bagnini e, più in generale, sul settore turistico e la sicurezza balneare.
Nello specifico, la preoccupazione di Baldini prende le mosse dalle norme introdotte lo scorso anno per il rinnovo e il rilascio dei brevetti: "Il governo ha adottato queste misure (età minima passata da 16 a 18 anni, età massima per ottenere il brevetto ex novo fissata a 50, esame valutativo per il rinnovo; ndr) con l’obiettivo di garantire un servizio di salvataggio il più sicuro possibile. Nella fase di transizione però, è necessario un attento monitoraggio degli effetti della normativa, al fine di evitare che le nuove regole possano incidere sulla continuità del servizio di salvataggio e sulla disponibilità di personale qualificato". Su questo specifico tema, il Milleproroghe ha messo al riparo la stagione 2025, procrastinando tutto di un anno come ha confermato l’assessore regionale Leonardo Marras, cui era rivolta l’interrogazione di di Baldini.
Il capogruppo ha ottenuto comunque l’interessamento della Regione a sedersi attorno a un tavolo per discutere della problematica e, più in generale, della sicurezza durante la bassa stagione. "La Toscana, essendo tra le principali mete turistiche italiane – ha spiegato ancora Baldini – deve farsi interprete presso il governo delle esigenze specifiche del proprio comparto balneare, con particolare attenzione anche alla necessità di garantire il servizio di salvataggio nei periodi di bassa stagione". Su questa base, Baldini ha chiesto alla Regione "se intenda promuovere, in collaborazione con il governo centrale, un confronto costante per valutare l’eventuale necessità di ulteriori misure di accompagnamento per il settore" e "se ritenga opportuno prevedere misure di dettaglio per garantire la disponibilità del servizio di salvataggio anche al di fuori della stagione estiva, in considerazione della crescente fruizione delle spiagge nei periodi di bassa stagione". Infine, "se sia intenzione della Regione attivare tavoli di confronto con le associazioni di categoria, gli enti locali e gli operatori del settore per individuare soluzioni condivise in materia di formazione, reclutamento e incentivazione del personale addetto al salvataggio".
Le sensibilità di Baldini in tema di sicurezza in mare hanno incontrato il favore della Regione. "Le necessità sui requisiti dei bagnini non possono mettere in crisi all’improvviso la gestione di uno stabilimento balneare – ha detto Marras – anche in considerazione del fatto che il titolo spesso e volentieri è in capo al titolare dell’attività". Sulla necessità di estendere il servizio di sorveglianza, Marras è stato più cauto ma possibilista: "Una stagione più lunga incontra sicuramente la necessità di tutelare maggiormente i diritti del lavoratore – ha spiegato – e dunque si tratta di una questione non banale. C’è da considerare però che tenere l’impianto di salvamento attivo ha un costo. Serve equilibrio nel rispetto delle diverse esigenze e c’è bisogno di un dialogo con i Comuni e le Autorità Marittime per aprire un tavolo che, chiaramente, avrà bisogno di tempo per essere svolto".
Richiesta di Baldini accolta, dunque, evidenziando la necessità di un dialogo che porti a trovare delle soluzioni in tema di sicurezza per quel che riguarda la bassa stagione. Lo stesso capogruppo si è detto "soddisfatto" al termine del confronto con l’assessore.