C’è chi sostiene che sia una punizione, una specie di castigo per interrompere diatribe ormai infinite che da tempo agitano il Pd pietrasantino viaggiando anche di telefono in telefono. Fatto sta che Marco Niccolai, nominato commissario Dem il 31 ottobre, ha deciso di silenziare la chat Whatsapp del partito. Il che non significa oscurare né cancellare la chat. La novità è che d’ora in poi gli iscritti non potranno più inviare messaggi: l’unico che potrà scrivere sarà, appunto, Niccolai per diffondere informazioni.
Perché castigo? Semplice: martedì sera c’è stata una nuova assemblea degli iscritti e anche in quell’occasione non sono mancate frizioni legate non solo al passato, ma anche alla decisione di 11 membri di segreteria e direttivo di dimettersi, aprendo così la strada al commissariamento. Contattato dal nostro giornale, Niccolai nega che la decisione sulla chat c’entri con i battibecchi. "Quello di martedì – spiega – è stato un dibattito utile, a dimostrazione che il partito è in salute sul fronte delle idee e dei temi importanti per la città. Ne sono uscito rinfrancato. Il mio metodo di lavoro è che i confronti e le valutazioni debbano essere reali e non virtuali. Ho saputo che esisteva questa chat Whatsapp: uso molto i social ma non possono sostituire la bellezza di un confronto reale, come quello di martedì. Farlo dietro una tastiera è impersonale. Gli strumenti servono per condividere informazioni e comunicazioni – conclude – poi il confronto si fa nelle sedi opportune e di persona. Ma non c’è correlazione con discussioni o deterioramento dei rapporti. A breve convocherò una nuova assemblea su tematiche amministrative locali. Verrò spesso a Pietrasanta".
d.m.