ENRICO SALVADORI
Cronaca

Sinisa Mihajlovic e il legame con la Versilia

Ha sempre risposto presente alle iniziative benefiche lanciate dall’amico Paolo Brosio

Forte dei Marmi, 17 dicembre 2022 - Non diceva mai di no. Quando c’era da aiutare chi era in difficoltà lui rispondeva sempre presente. Sinisa Mihajlovic era affezionato alla Versilia dove aveva un grande amico: Paolo Brosio. Sinisa è stato sempre a fianco di Paolo e della sua onlus ‘Olimpiadi del cuore’ nei grandi progetti solidali a favore di chi ha bisogno. E lo faceva col cuore perché lui sapeva cosa era la sofferenza e lo ha dimostrato nella grande battaglia contro la malattia che ha affrontato con lo spirito di lottatore che aveva in campo e in panchina. Conoscemmo Sinisa a Medjugorje nel maggio del 2009 e Brosio racconta commosso quelle giornate.

"Lo convinsi a seguirci in quel pellegrinaggio perché sapevo che lui voleva visitare i luoghi delle apparizioni mariane dove non era mai stato perché con lo scoppio della guerra dei Balcani era impossibile che andasse là. La gente lo riconosceva, lo fermava per strada. Era un idolo calcistico ma lo apprezzavano, come abbiamo fatto tutti noi, anche per le sue qualità umane. Ci ha dato un aiuto fondamentale per la realizzazione del progetto ‘Nonni e nipoti’ nell’orfanotrofio di suor Kornelya alle porte di Medjugorje. Volle conoscere le suore e i bambini – dice ancora Brosio - con i quali si mise a giocare. Aiutava già da tempo un centro di accoglienza per orfani a Novi Sad. Fare del bene era una cosa che gli veniva dal cuore".

Da quel momento il legame tra Mihajlovic e Medjugorje diventa saldissimo, ancora di più con l’insorgere della leucemia come raccontato dalla figlia Viktoria. "Papà rimase folgorato dal pellegrinaggio in Bosnia. Mi disse che è stato un viaggio indimenticabile. Quando era lì incontrò la veggente Miriana e piangeva senza un motivo apparente, era emozionatissimo anche se non riusciva a capirne il motivo".

Profondamente credente, pregava soprattutto la sera prima di andare a dormire e al polso ha sempre avuto il braccialetto di Medjugorje. Sinisa era un generoso che non mancava mai anche a tutte le iniziative delle Olimpiadi del cuore in Versilia. "Piango un grande uomo e un amico vero – dice tra le lacrime Paolo Brosio – e ho pregato intensamente per lui soprattutto in questi ultimi giorni quando sapevo che le condizioni erano peggiorate. Ho voluto scrivere la sua storia nei miei libri con interviste che hanno fatto capire a tutti il grandissimo spessore umano di questa persona buona e disponibile. In una sola parola eccezionale. Anche mia mamma Anna è sconvolta. Era molto affezionata a lui e alla sua famiglia".

La storia di Sinisa, la sua gioventù, i successi del campione di calcio ma anche i dolori della guerra dei Balcani che ha diviso la sua famiglia e poi il coraggio di affrontare la malattia. Tutti questi temi furono al centro di una bellissima e commovente intervista che Paolo Brosio realizzò con Sinisa sul palco di villa Bertelli per l’edizione 2021 delle Olimpiadi del cuore. Furono minuti che emozionarono il pubblico che applaudì a lungo. In prima fila c’era la moglie Arianna, sempre a fianco del marito, come le figlie Viktoria e Virginia che nel 2019 vennero a Forte dei Marmi insieme a mamma e papà e agli altri reduci dell’edizione di quell’anno dell’Isola dei famosi per un evento di beneficenza. La sua scomparsa ora lascia un grande vuoto.