Nella mostra “...e Viareggio nel sogno soavemente apparirà“ di Paolo Dal Pino – che sarà inaugurata domenica, alle 17, a Villa Paolina – ci sono sessant’anni di colori mescolati ai ricordi. Di visioni che arrivano dall’inconscio e si specchiano in una tela, dove l’immaginazione, cullata dalle esperienze vissute in questa “terra magica e renosa“, con una pennellata prende forma.
Un percorso espositivo – patrocinato dal Comune e dalla Fondazione Banco del Monte di Lucca – che raccoglie circa trenta opere realizzate dagli anni Sessanta fino ad oggi, accompagnando tutte le stagioni della vita dell’autore. Che attraverso acquerelli, tempere, tecniche miste, con l’interazione di più materiali, regalano suggestioni legate a Viareggio e al suo Carnevale. Un viaggio personale che permette di scoprire un altro aspetto dell’arte di Dal Pino, autore in passato di machere e mascherate di cartapesta. "Ed inevitabili – scrive Claudia Baldi, curatrice della mostra – sono dunque i riferimenti al mondo della cartapesta, che Dal Pino ha frequentato sin da quando era un bambino: gli hangar di Via Machiavelli e poi al Marco Polo sono luoghi di magia, dove artigianato ed arte si mescolano talvolta in modo indistinguibile e qui il nostro autore entra in contatto con Nilo Lenci, Mario Francesconi, Arnaldo Galli, Bocco Vannucci, Uberto Bonetti, Antonio D’Arliano".
L’esposizione è dunque "un viaggio – prosegue Baldi – nella fantasia dell’autore, attraverso il colore libero, la sperimentazione dei materiali e delle forme che raccontano un mondo onirico e talvolta bizzarro, dove il soggetto diventa il pretesto per una riflessione sulle idee e sulle emozioni provate in un momento irripetibile, all’interno di una narrazione tra memoria e fantasia".
Ad accompagnare la mostra uno speciale catalogo, con testi a cura di Paolo dal Pino e di Maria Cristina Marcucci; ed i ricavati della vendita saranno devoluti alla Fondazione Tiamo.