FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Soccorritori acquatici. Nasce il primo gruppo

Nasce il Corpo Nazionale dei Soccorritori Acquatici e dei Guardia Spiaggia, la prima organizzazione che si pone l’obiettivo di unificare...

Presentazione a Villa Bertelli

Presentazione a Villa Bertelli

Nasce il Corpo Nazionale dei Soccorritori Acquatici e dei Guardia Spiaggia, la prima organizzazione che si pone l’obiettivo di unificare tutte le realtà civili che in Italia si occupano del soccorso acquatico. La presentazione ufficiale è avvenuta a Villa Bertelli con una nutrita platea. I soccorritori acquatici sono figure professionali essenziali per garantire la sicurezza in ambienti acquatici di vario tipo. Sono addestrati per rispondere a situazioni di emergenza legate all’acqua, come annegamenti, incidenti in mare, nelle spiagge, nei laghi, nei fiumi, nei torrenti, le piscine e i parchi acquatici ma anche negli incidenti subacquei. Sono formati per intervenire sia in acque basse (ad esempio nelle spiagge) che in acque più profonde. Sono persone altamente qualificate in possesso di uno specifico brevetto di soccorritore acquatico o di bagnino di salvataggio/assistente bagnanti, addestrate a intervenire in situazioni di emergenza in acqua, prestando il primo soccorso e salvando vite umane. Le loro competenze spaziano dalla conoscenza delle tecniche di nuoto e salvataggio alle manovre di rianimazione cardiopolmonare. Un Corpo nazionale di soccorritori aquatici, come entità formalmente riconosciuta, non esisteva in Italia, mentre all’estero esistono organizzazioni spesso legate al volontariato, a enti locali o a forze di polizia marittime e hanno compiti simili a quelli dei soccorritori acquatici in Italia, ossia tutelare la sicurezza delle persone. La figura del Soccorritore Acquatico non sostituisce o surroga le strutture specialistiche del settore acquatico in emergenza, affidato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ma si integra nel servizio di vigilanza e soccorso ordinario previsto dalle normative di settore, negli scenari in cui deve essere garantita la presenza di una sorveglianza continua (litorali balneari, laghi, fiumi, piscine, parchi acquatici), con l’obiettivo di garantire la copertura, sistematica ed omogenea, su scenari acquatici in tutto il territorio nazionale.