È da sempre un crocevia di popoli per la sua posizione strategica al centro dei Balcani orientali, è la terza capitale più antica d’Europa dopo Atene e Roma, è una meta ancora legata a pregiudizi ancorati a un passato ormai superato: oggi voliamo a Sofia, capitale della Bulgaria. Il turismo a Sofia è una scoperta recente, nonostante l’abbondanza di resti di molte epoche storiche stiano a testimoniare la lunga vita della città. A Sofia, infatti, i primi popoli sono apparsi già nel Neolitico, mentre la prima civiltà conosciuta, anche se in parte avvolta nel mistero, è quella dei Traci, i cui tesori sono conservati nel museo Archeologico Nazionale che ha sede in una ex moschea. In città sono stati riportati alla luce e conservati anche numerosi segni della presenza romana e bizantina, a testimonianza di una capitale in costante fermento. A tutto ciò si uniscono sfarzose architetture di fine Ottocento, il brutalismo socialista e i recenti caffè hipster che vogliono accorciare le distanze con le altre capitali europee. Insomma, un bel mix di anime e culture, in cui i campanili si alternano a cupole a cipolla e minareti e in cui convivono edifici di culto di quattro fedi diverse, compresa quella ebraica. Spesso, tra l’altro, si è costruito sulle rovine di qualcos’altro, come la chiesa di San Giorgio, costruita da Giustiniano sulle rovine di un precedente luogo di culto distrutto dagli Unni, a sua volta costruito sui resti delle antiche terme romane e che è stata nella sua lunga esistenza anche moschea e hotel. Sofia è un cantiere continuo: la piazza di Sveta Nedelja, punto di partenza dell’elegante viale pedonale della Vitoša, è stata completamente sventrata per far emergere i resti romani dell’antica Serdica, restituendo alla città un’altra area archeologica. L’edificio più conosciuto della capitale bulgara è l’enorme cattedrale intitolata ad Aleksandr Nevskij, dalla struttura imponente e con vistose e accecanti cupole d’oro che contrastano con la spiritualità dell’interno in penombra. Uscendo dal centro storico ci dirigiamo verso due edifici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il primo è la chiesa di Bojana, una piccola cappella con preziosi affreschi del XIII secolo, il secondo è il monastero di Rila, il più noto e importante monastero ortodosso della Bulgaria.
CronacaSofia, tra minareti e misteri antichi