
Erano usciti per una lezione di “orienteering“ col prof di ginnastica "Da anni pratico quest’attività, ma la situazione del Parco è peggiorata".
Sono arrivati in Pineta di Ponente per una lezione di “orienteering“. Ma nel parco, dove la legalità si perde nello spaccio che dilaga, un gruppo di alunni e alunne di una scuola media della città è stato importunato da una banda di giovani. Probabilmente proprio di pusher, che a piedi e in bicicletta piantonano la Pineta in attesa dei clienti. Giorno e notte. Un problema che i frequentatori e i residenti della zona denunciano ormai da anni.
L’episodio, avvenuto intorno alle 14.30 di mercoledì nei pressi del viale Cadorna, è stato raccontato attraverso i microfoni di 50News Versilia proprio dall’insegnante di educazione fisica. "Sono anni che pratico quest’attività sportiva con gli studenti – per dare concretezza ai concetti geografici e sviluppare obiettivi motori, stimolando la percezione e l’osservazione della natura – ma mai come in quest’ultimo mi sono reso conto che la situazione, qui in Pineta, è peggiorata". Già dal primo pomeriggio spacciatori e sentinelle iniziano a conquistare il territorio, mentre la droga si confeziona e si consuma ovunque. Anche sulle panchine, negli angoli più ombrosi, come dimostrano le siringhe e le pipette artigianali abbandonate nell’erba.
A soccorrere il gruppo di studenti è stata una coppia a passeggio: "Abbiamo visto delle ragazze correre e chiedere aiuto, spaventate. Così – racconta l’uomo che per primo è intervenuto – ci siamo avvicinati per capire cosa fosse successo". Il gruppo – secondo quanto raccontato – è stato accerchiato, infastidito e importunato, anche con allusioni.
Proprio in quel momento una pattuglia dei Carabinieri, in transito per i controlli di routine, compresa la situazione, si è fermata. I militari hanno tentato di intervenire, ma viste le divise i giovani protagonisti dell’inquietante episodio sono scappati via. Facendo perdere le loro tracce, ma le indagini proseguono.
Una brutta storia – "che ha scosso profondamente gli studenti coinvolti, tra di loro c’era anche mia figlia" si sfoga una mamma sui social – che riporta all’attenzione il problema della sicurezza in una delle zone più belle e e delicate della città.
Martina Del Chicca