“Spiagge libere per tutti”, la protesta davanti al Twiga

Fratoianni e Bonelli presentano la proposta di legge di Alleanza Verdi Sinistra per dichiarare le spiagge italiane beni comuni davanti al beach club-simbolo

Marina di Pietrasanta (Lucca), 29 maggio 2024 – “Siamo qui davanti al Twiga per lanciare una proposta di legge che come Alleanza Verdi Sinistra abbiamo depositato in Parlamento. Una proposta molto semplice: in questo Paese le spiagge devono essere dichiarate beni comuni". Lo afferma Nicola Fratoianni durante la conferenza stampa insieme ad Angelo Bonelli per la presentazione della proposta di legge Avs per le spiagge libere.

Bonelli a colloqui con Roberto Santini, titolare del bagno Piero di Forte dei Marmi
Bonelli a colloqui con Roberto Santini, titolare del bagno Piero di Forte dei Marmi

"Il mare deve essere libero, e deve essere consentito - prosegue l'esponente rossoverde - a tutti e a tutte, al di là delle condizioni economiche, di poter andare sulla spiaggia con le proprie famiglie. Oggi poter andare al mare è diventato un privilegio, mentre ci sono concessioni pagate pochissimo con fatturati enormi. Insomma è stato espropriato il diritto dei cittadini di poter andare al mare. Noi con questa legge - conclude Fratoianni - vogliamo restituire il diritto di andare in spiaggia, liberare il mare per gli italiani".

''Come Alleanza Verdi Sinistra presentiamo la legge che dichiara le spiagge italiane beni comuni inalienabili dello Stato. Ci troviamo di fronte a atti di profonda iniquità sociale. Qui alle nostre spalle c'è il Twiga, uno stabilimento balneare che paga 21mila euro l'anno ma fattura 8 milioni di euro" dice Angelo Bonelli. "In totale, tutte le concessioni demaniali dello Stato italiano pagano allo Stato 100 milioni di euro, ma fatturano 10 miliardi di euro. Quello che vuole fare Meloni è inaccettabile: ha aumentato la lunghezza delle coste italiane di 3mila chilometri. Un trucchetto incredibile per evitare di mandare a gara tutte le concessioni demaniali marittime. Al contempo, vuole mandare a gara e privatizzare le ultime spiagge libere del nostro Paese. Noi, come Avs ci opponiamo fermamente a questo. Le spiagge devono essere libere e vogliamo che gli italiani si riapproprino di un bene comune che oggi è diventato esclusivo per pochi, a prezzi altissimi''.