
La «Carta» si occupa anche dei diritti delle bambine promuovendo l’abbattimento di stereotipi e pregiudizi per sostenere politiche inclusive in ambito sportivo
La giunta ha approvato l’adesione alla "Carta Etica dello Sport Femminile". Una decisione arrivata dallo stimolo della sezione versiliese del Soroptimist Club, organizzazione mondiale di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e dei diritti umani, l’utilizzo di un linguaggio di genere inclusivo e la promozione della cultura sportiva in generale.
La Carta, elaborata da Assist (Associazione Nazionale Atlete), incarna molti precetti culturali fondamentali per la civiltà odierna: il diritto di bambine, ragazze e donne a praticare la disciplina sportiva che più amano, senza interruzioni o allontanamenti dovuti a discriminazioni di genere e l’impegno delle istituzioni a promuovere l’abbattimento di stereotipi e pregiudizi e a sostenere politiche e progetti per prevenire esclusioni, abusi e molestie in ambito sportivo. E ancora la promozione di percorsi e progettualità che possano avvicinare le donne allo sport avvalendosi della collaborazione con le società sportive del territorio. Tutto in linea con l’obiettivo 5 dell’Agenda 2030 dell’Onu “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’autodeterminazione di tutte le donne e ragazze”.
"Il documento si adegua perfettamente alla missione per cui agisce la Commissione Pari Opportunità Comunale, che, con le sue iniziative, e a pari passo con l’amministrazione promuove la parità di genere in ogni settore: sociale, economico, culturale, e quindi anche sportivo – commenta la delegata alle Pari opportunità Gloria D’Alessandro –; sono atti dovuti e importanti, con cui costruire una comunità senza discriminazioni, sia di genere che di qualsiasi altra natura".