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Stangati pescatori di anguille cee Multe per un totale di 24mila euro

Nel mercato clandestino un chilo di piccole anguille “cee“ può arrivare a costare fino a mille euro. Mentre per un piatto di spaghetti ’fuori menù’ c’è chi è disposto a spendere anche cento euro. Per questo ci sono ancora bracconieri pronti a rischiare sanzioni salate, 20 euro per ogni avanotto catturato, pur di continuare ad alimentare questo traffico illegale del novellame di Anguilla Europea. Una specie registrata come ’in pericolo critico’, il gradino immediatamente precedente all’estinzione e per questo tutelata con il divieto assoluto di pesca.

Per fermare il bracconaggio il personale dei Carabinieri Forestali di Camaiore anche quest’anno nel periodo tra gennaio e marzo ha intrapreso una campagna di controlli serrati. Sulla nostra costa sono state fermate complessivamente una decina di persone, anche se i pescatori di frodo individuati e fuggiti ai controlli sono stati di più, che con nasse e cerchiaie erano riusciti ad intrappolare i piccoli di anguilla. Gli strumenti per la pesca illegale sono stati sequestrati, e ad ogni persona è stata contestata una sanzione da 2mila euro. Complessivamente le sanzioni elevate ammontano a circa 24mila euro.

Il novellame, ancora vivo, è stato ributtato in mare per completare il lungo viaggio verso il Mar dei Sargassi. Un incredibile percorso lungo 6mila chilometri, che dura tre anni e che rappresenta il complesso ciclo riproduttivo della specie.