Al direttore Gianandrea Noseda è andato il 54° Premio Puccin, consegnato al Gran Teatro prima dell’esibizione dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. "Quello che mi ha sempre affascinato di Puccini – ha detto il maestro Noseda al momento della consegna del Premio – è la sua capacità di prendere l’opera dalla grande tradizione dell’Ottocento e traghettarla nel XX secolo con una sapienza e una curiosità culturale – oltre che capacità compositiva – davvero uniche. Basterebbe ascoltare due capolavori assoluti come la Manon Lescaut e il Trittico: opere diversissime tra loro che segnano il passaggio, senza strappi, dalla sensibilità tardo-romantica alla piena modernità novecentesca". Il direttore Noseda si è fatto apprezzare per l’efficacia, il vigore che ha saputo imprimere alle letture della partitura pucciniana La Bohème, Manon Lescaut, Tosca, Turandot, Il Trittico, riceverà la preziosa statuetta nel corso di una cerimonia in programma prima dell’inizio del concerto.
Questa sera invece alle 21,15 a Villa Paolina, nell’ambito del programma del Pucciniano, si celebrano i 100 anni dalla nascita di Maria Callas “la Divina” passata alla storia come una delle più importanti interpreti nel mondo femminile dell’opera e della musica classica oltre che, vera icona di stile, alla fine degli anni sessanta entra nella lista delle dieci donne più eleganti del mondo. Un anniversario che la Fondazione Festival Pucciniano ha inteso marcare dedicando uno dei Concerti del Festival Puccini 2023 della rassegna di Villa Paolina al soprano greco che ha segnato un’epoca e che oggi, a 100 anni dalla nascita, gode di una popolarità che non ha eguali e rappresenta per tutti gli artisti il mito irraggiungibile.
Il Concerto Omaggio vede interpreti di un programma che ripercorre tutta la strepitosa carriera del soprano, gli artisti della Puccini Festival Academy,preparati dal vocal coach Massimo Iannone i soprani Francesca Mannino, Maria Cristina Napoli, Masami Tsukamoto, il tenore Gianmarco Latini Mastini, accompagnati al pianoforte da Elisa Montipò. Un programma che dal Romanticismo di Bellini con l’aria iconica Casta Diva arriva al Verismo di Puccini attraversano il repertorio Verdiano. Introduzione di Daniele Maffei.