di Daniele Masseglia
Meno male è successo la mattina presto, intorno alle 7. Senza pendolari né turisti. E per fortuna non in inverno, quando decine di studenti salgono e scendono dal treno. Altrimenti i calcinacci crollati in stazione a ridosso del primo binario avrebbero potuto far del male a qualcuno. Ma affidarsi solo al caso non porta lontano, e infatti l’incidente avvenuto ieri ha suscitato le ire di tutti. A vario titolo: i cittadini contro uno scalo "che cade a pezzi", la minoranza contro la "negligenza" del sindaco e la giunta contro i tempi da accorciare dato che il progetto di riqualificazione da parte di Rfi partirà non prima del 2025. In attesa del ripristino della pensilina, la ditta incaricata da Rfi ha piccchettato e rimosso una porzione più grande di intonaco per evitare ulteriori distacchi.
L’opinione pubblica, inclusi i social, non ha risparmiato critiche alla manutenzione della stazione, nel migliore dei casi definita "disorganizzata". A ruota la politica: Insieme per Pietrasanta, Pd e Sinistra ecologista attaccano il sindaco. "La stazione è sempre più pericolosa. Per fortuna lo ’sfondellamento del solaio’, che ha causato il crollo dell’intonaco, non ha ferito nessuno. Su questo tema – scrivono – la negligenza del sindaco è ben nota. Sono state presentate numerose richieste da parte dei cittadini e dell’opposizione per intervenire o quanto meno sollecitare l’intervento di Rfi per garantire la sicurezza, il restauro e la riqualificazione dei locali presenti. I tempi sono ancora lunghi, si parla del 2025, a differenza dei comuni limitrofi dove sono già terminati i lavori di efficientamento. Siamo preoccupati: presto le scuole riapriranno e la stazione sarà frequentata ancor di più da studenti e pendolari. È difficile non pensare a cosa sarebbe potuto accadere se il cedimento si fosse verificato una qualsiasi mattina con la stazione piena di giovani. È fondamentale che diventi un luogo all’avanguardia, sicuro e accessibile a tutti: Giovanetti si faccia rispettare e dia tempi certi".
A garantire una mobilitazione è l’assessore ai lavori pubblici Matteo Marcucci. "Che lo scalo non sia in ottime condizioni – dice – è agli occhi di tutti. Ad ogni incontro con Rfi abbiamo chiesto che quanto prima venga presentato il progetto di riqualificazione. Spero che questo episodio sia l’occasione di un nuovo e immediato confronto, ognuno facendo la propria parte: è nostro dovere, per la responsabilità che abbiamo del territorio, sollecitare l’intervento dato che la tempistica prospettata non è vicinissima. Dovremo metterli alle strette per accelerare i tempi. Ogni giorno da lì ci transitano cittadini e turisti e ci arrivano tante segnalazioni, anche quando spesso si rompe l’ascensore, importante per i disabili. A Rfi chiederemo che il nuovo progetto vada anche nella direzione dell’abbattimento delle barrriere architettoniche".