N.V.GALLELLO
Cronaca

Stazzema, la commemorazione: "Bucha e Mariupol, ancora orrore e stragi"

Queste le parole del sindaco di Sant'Anna di Stazzema Maurizio Verona a 78 anni dall'eccidio del 12 agosto 1944

Stazzema (Lucca), 12 agosto 2022 - Sono trascorsi 78 anni da quel 12 agosto 1944 quando a Sant'Anna di Stazzema, si è compiuto uno degli eccidi più feroci mai compiuti in Italia ai danni della popolazione civile sterminata dai militari e dagli ufficiali delle SS tedesche aiutati da truppe fasciste.

Nel '44 a Sant'Anna vivevano poco più di 400 abitanti ma, a causa della guerra, in tanti si erano rifugiati lì per scampare dai bombardamenti della costa. Erano le 7 del mattino quando 4 squadre di soldati tedeschi giunsero a Sant'Anna dall'alto sorprendendo i tanti che si nascondevano, circa 200 soldati armati di tutto punto circondarono il Paese, rastrellando i tanti civili e chiudendoli in una morsa così da impedirne ogni via di fuga. Gli uomini in grado di combattere scapparono nei boschi, mentre anziani, donne e bambini rimasero nascosti nelle abitazioni, in poche ore si concretizzò il delitto. 

Centinaia di corpi uccisi e lasciati per le strade o bruciati. Dopo gli atti di violenza, i soldati cercarono di cancellare tutto l'orrore che avevano causato con il fuoco. Vennero date alle fiamme case, fienili e corpi. Oltre 130 persone vennero radunate nella piazza della chiesa e qui venne compiuta un'esecuzione di massa e poi vennero bruciati i corpi. Solo silenzio, fumo e corpi carbonizzati. In quel terribile eccidio, la più giovane a morire è stata Anna Pardini, di appena 20 giorni. In quel giorno di sangue sono morti oltre 500 indifesi, senza colpa né responsabilità.

Arriva puntuale il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell'eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L'orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignità e della libertà delle persone. Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanità, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati. La memoria dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema è, per l'intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo. Il segno profondo di un orrore così grande è inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell'abisso scaturì il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese".

Settantotto anni dopo, la guerra è ritornata una realtà vivida nel nostro quotidiano e secondo Maurizio Verona, il sindaco di Sant'Anna di Stazzema, intervenuto per la commemorazione della strage:"Bucha, Mariupol e altri luoghi di stragi, disconoscono la persona umana, la sua dignità e i diritti inalienabili. E rischiano di eliminare il progetto che si chiama Europa. Purtroppo ha troppo spazio l'Europa dei muri invece che quella che esaltata i valori umani. Sono state parole vergognose, ad esempio, quelle pronunciate da un capo di uno Stato europeo, quelle di Orban che ha rispolverato il mito della razza di fronte a giovani universitari".

Il sindaco ha anche detto che il prossimo anno "sarà istituito un premio giornalistico in memoria di David Sassoli, l'ex presidente del Parlamento europeo scomparso nel gennaio scorso. Si chiamerà - ha spiegato - 'Giovani e Europa', e ogni anno avrà un tema dedicato ai diritti e alla legalit". Sempre il sindaco Verona ha poi ricordato che "la legge di iniziativa popolare firmata da 250mila cittadini è ferma nei cassetti del Parlamento. Chiediamo che sia almeno discussa in aula. Poi per rispetto e per i tanti firmatari che venga approvata per istituire condanne certe per chi continua ad inneggiare al fascismo, anche con simboli e rigurgiti inaccettabile, come ad Empoli dove un monumento è stato imbrattato con delle svastiche".

Anche il presidente del Parlamento Europeo, Roberta Metsola ha inviato un videomessaggio per la commemorazione della strage nazista di Stazzema:"Il progetto europeo non sarà forse perfetto, ma rappresenta un baluardo della democrazia, delle libertà individuali, delle libertà di pensiero, della sicurezza e della protezione. Non è sempre stato facile essere europeisti ma non bisogna avere paura del progresso, non bisogna avere paura del potere che l'Europa ha di cambiare in meglio la vita delle persone".

"La Toscana non dimentica". Così sulla sua pagina Facebook il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, nel giorno del 78 anniversario della strage nazifascista di Sant'Anna di Stazzema, in alta Versilia. Giani quest'oggi è a Sant'Anna per ricordare l'eccidio e per testimoniare la vicinanza della Toscana a quel tragico evento del 12 agosto 1944. "La vittima più giovane, Anna Pardini - scrive ancora Giani - aveva solo 20 giorni. 560 persone tra cui molti bambini, donne e anziani persero la vita in una delle più drammatiche stragi nazifasciste della storia del nostro Paese".

Anche il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati ha espresso il suo pensiero sulla strage: "L'eccidio di Sant'Anna di Stazzema rappresenta una delle ferite più profonde inferte dal nazifascismo al nostro Paese. Quella mattina del 12 agosto 1944 l'essenza stessa dell'umanità veniva violata dal massacro di 560 vittime civili inermi, tra cui anziani, donne e 130 bambini. A 78 anni di distanza la memoria di quella strage ci ricorda che il ripudio della guerra e della violenza è un dovere imprescindibile per la nostra Repubblica e uno dei pilastri su cui essa stessa è stata fondata".

La sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi presente alla commemorazione, ha ricordato due dei pochi sopravvissuti all'eccidio, morti poco tempo fa: "Ho Cesira Pardini ed Enrico Pieri nel cuore. Essere qui a Sant’Anna, vuol dire essere i partigiani dell’oggi. Sono onorata di intervenire qui e rinnovare il patto che non è solo fra noi di Marzabotto e Sant’Anna. Tutti noi che scegliamo di essere qui oggi ci prendiamo un impegno: essere partigiani dell’oggi e quindi dalla parte dei valori che la costituzione contiene. Battersi perché vengano attuati quei principi. Quello che facciamo a Marzabotto e a Sant’Anna è il presente ed è il futuro. Da qui è partita la raccolta firme per la legge popolare antifascista. L’impegno è di non lasciarla cadere ma portarla avanti. Dove c’è disagio, marginalità, mancanza di tutele, è più facile che si crei un nemico e un capro espiatorio. Quindi è nostro compito cercare di eliminare le disuguaglianze, di genere ed economiche, dei territori".

Nella giornata di ieri, 11 agosto, attraverso una manifestazione sono state ricordate le vittime cadute anche nella frazione di Mulina di Stazzema. Anche qui, le truppe nazifasciste prima di arrivare a Sant'Anna hanno ucciso Don Fiore Menguzzo, altri cinque suoi familiari compresa una bambina di pochi mesi.