
Venti di protesta soffiano sul versante dei lavoratori degli uffici postali, è scattata la agitazione. Fino al 13 aprile i lavoratori degli uffici postali sono in fermento e scioperano astenendosi dal fare gli straordinari. L’iniziativa di protesta è stata promossa dalla SLC- Cgil Toscana dopo il confronto del 4 marzo con Poste Italiane. Confronto che non ha dato l’esito sperato dal sindacato che da novembre scorso aveva messo sul piatto dell’azienda la situazione disastrosa che stanno affrontando i dipendenti degli uffici postali con organici all’osso. Il sindacato aveva chiesto nuove assunzione per sopperire alla emorragia degli organici. Nonostante il grido di allarme, sostiene il sindacato, Poste Italiane ha risposto con poche assunzioni. "Che la situazione degli uffici postali sia difficile ormai da tempo, troppo tempo- spiega Michela sindacalista versiliese- lo sanno bene i cittadini che ne pagano le conseguenze affrontando code intermabili agli sportelli e ai quali la posta non viene recapitata o recapitata in ritardo perché le giacenze nei centri sono altissime.
"Sul territorio versiliese- sottolinea Michela Benedetti- mancano 12 operatori di sportello e 9 portalettere stando ai dati di fine anno. L’azienda non ammette questa carenza. Non ha rinnovato contratti part time a suo tempo sottoscritti dai lavoratori e da tempo richiesti. La Cgil non accetta questa situazione e ha iniziato una mobilitazione della categoria che si concretizza con la rigida osservanza dell’orario di lavoro e con il rifiuto di qualsiasi richiesta di straordinario. Comprendiamo i disagi per i cittadini ma questa decisione è stata presa anche perché il servizio garantito all’utenza possa essere migliore . I dipendenti postali e il sindacato sono in trincea anche per i cittadini".
"La situazione che stanno vivendo i lavoratori delle poste- prosegue ancora Michela Benedetti- è delicata e insostenibile. Sono privati dei loro diritti e della dignità personale e affrontano, in alcune occasioni, anche atteggiamenti dei cittadini sgradevoli e pesanti per disservizi dei quali non sono responsabili. E’una fase difficile per i lavoratori postali che sono in trincea da soli e senza strumenti. In questo momento lo sciopero consiste nel non fare gli straordinari, prassi consolidata per sopperire alle carenze del personale. Stiamo valutando l’eventualità di uno sciopero anche per l’intera giornata", conclude la sindacalista. I lavoratori postali hanno detto basta e il sindacato è al loro fianco.
Maria Nudi