FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Stop alla musica in un ristobar, ordinanza dopo una serie di esposti

Forte dei Marmi, decibel altissimi in orario notturno. Il sindaco impone al locale l’adeguamento acustico degli ambienti

Il titolare ha sessanta giorni di tempo per adeguare gli ambienti (foto archivio iStock)

Il titolare ha sessanta giorni di tempo per adeguare gli ambienti (foto archivio iStock)

Forte dei Marmi (Lucca), 5 settembre 2024 – Stop alla musica in un noto ristorante e lounge del lungomare. L’ordinanza del sindaco impone infatti al titolare di effettuare interventi di mitigazione del rumore per non disturbare la quiete di chi abita vicino. Il provvedimento rappresenta l’atto conclusivo di una battaglia a colpi di esposti avviata mesi fa da un residente della zona: la prima segnalazione formale è di maggio, quando un cittadino lamenta il livello di musica dal vivo proposto dal locale oltre i limiti di legge. Allegata all’esposto anche una valutazione di impatto ambientale acustico, a firma di un tecnico competente, che conferma il mancato rispetto dei valori limite vigenti secondo la classificazione acustica approvata dal Comune, e il superamento del limite differenziale in orario notturno. Un corposo dossier inviato a Comune, Asl e Arpat. Gli uffici comunali si sono così attivati e il Suap ha verificato in via preliminare la regolarità dell’attività oggetto di esposto e se vi fosse depositata una valutazione di impatto acustico.

Mancando tale documentazione, a giugno è stato formalizzato l’avvio di procedimento amministrativo con richiesta al locale di produrre la relazione di verifica dei livelli di rumorosità dell’attività svolta e – in caso di superamento dei limiti – l’intervento di bonifica acustica nonché la relazione di un tecnico competente. Ecco che in tempi rapidissimi l’attività produce la perizia di un esperto che dichiara che vengono rispettati i limiti.

La vicenda pare concludersi. Invece a metà giugno ecco un nuovo esposto con due ulteriori relazioni tecniche acustiche riferite a nuove misurazioni in cui si attesta il mancato rispetto dei limiti acustici. Il Comune pertanto richiede ad Arpat di effettuare i rilievi e l’indagine fotometrica nella prima settimana agosto conferma lo sforamento del livello, con musica percepibile chiaramente perfino a finestre chiuse in orario notturno. Ecco che Arpat ha proposto quindi al Comune un provvedimento ordinativo: il locale ha 60 giorni di tempo per eseguire un intervento di mitigazione del rumore, poi a seguito della bonifica ambientale dovrà presentare la documentazione di impatto acustico firmata da un tecnico competente. Fino a quel momento zero musica per i clienti.