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Strage del 1975: l’omaggio agli agenti Mussi, Lombardi e Femiano

Strage del 1975: l’omaggio agli agenti Mussi, Lombardi e Femiano

Si è celebrata ieri la commemorazione del 48° anniversario della “strage di Querceta”. Alla messa, officiata nella chiesa di Sant’Antonio dal cappellano della polizia di Stato don Emanuele Rosi, hanno partecipato i familiari dei caduti, le autorità Locali e le associazioni della polizia di Stato e dei carabinieri e i cittadini. Nella giornata di oggi il Questore deporrà la corona al monumento ai caduti in frazione Montignoso. Il ricordo di quel giorno drammatico è nella storia: all’alba del 22 ottobre 1975, una squadra di poliziotti tra cui il maresciallo di polizia Giovan Battista Crisci, il brigadiere Giovanni Mussi e gli appuntati Armando Femiano e Giuseppe Lombardi furono falciati dai colpi di mitra di due ricercati per rapine a banche e uffici postali, Massimo Battini e Giuseppe Federigi, che successivamente si dichiararono appartenenti a movimenti politici di lotta armata e condannati in via definitiva all’ergastolo per omicidio volontario.

Gli agenti si appostarono tra la boscaglia intorno allo stabile dve si trovavano Battini e Federigi a Montiscendi, circondandolo, e comunicarono ai residenti l’ordine di perquisizione. Si affacciò Federigi, in mutande, chiedendo il permesso di vestirsi. Dopo qualche minuto, non essendo ancora ritornato, alcuni agenti (il brigadiere Gianni Mussi, gli appuntati Giuseppe Lombardi e Armando Femiano, il maresciallo Giovanbattista Crisci, gli agenti Domenico Guarini e Stefano Belmonte e il vice questore Venezia) entrarono in casa. Battini, che era presente nell’edificio, sparò con un mitra da dietro una porta a vetri, uccidendo sul colpo l’appuntato Femiano e ferendo Mussi e Lombardi mentre il vice questore riuscì a mettersi in salvo. Guarini si buttò da una finestra rompendosi un piede. Belmonte provò a rispondere al fuoco ma il suo mitra si inceppò. Riuscì comunque a precipitarsi fuori prima di essere raggiunto dal fuoco dei malviventi.