Studentessa inseguita. Appena scesa dal bus

Protesta di un genitore per i controlli "discutibili" del personale At. "Ho fatto formale reclamo".

Studentessa inseguita. Appena scesa dal bus

Studentessa inseguita. Appena scesa dal bus

"Mia figlia, inseguita dai controllori appena è scesa dal bus". La protesta per i metodi di verifica messi in atto dal personale At-Autolinee Toscane è di Franco Bendini, noto commerciante di Forte dei Marmi che racconta gli episodi accaduti a sua figlia diciassettenne e oggetto di formale reclamo alla società. "Mia figlia frequenta il liceo a Viareggio e ogni giorno prende i mezzi pubblici da piazza D’Azeglio verso il terminal bus a Pietrasanta – spiega – e una volta le è capitato di salire al volo sul pullman in ritardo e di non obliterare il biglietto, che comunque aveva in tasca. Un controllore donna non solo le ha fatto la multa di 70 euro circa ma, davanti agli occhi delle amiche, le ha preso il cellulare dalle mani per trovare riscontro sulla sua identità, visto che mia figlia insisteva nella necessità di parlare con i genitori". A questo episodio poi si è sommato un secondo, al momento in cui la ragazzina è scesa dal mezzo al terminal bus di Pietrasanta dove la aspettava la mamma in auto.

"Quando mia figlia ha sceso i gradini – racconta ancora il pade – si è sentita tirare per la cartella e istintivamente ha accelerato il passo ed è salita in auto con la mamma. In pratica erano tre controllori che aspettavano gli studenti per fare verifiche a terra. Non trovo logico rincorrere ragazzini in questo modo. Pure mia moglie si è spaventata e non ha aperto la portiera e a quel punto il controllore ha fotografato la targa dell’auto. Ma è ammissibile tutto ciò? E’ giusto questo clima? Ho scritto ad Autolinee Toscane ma mi ha risposto che ’non essendo stata emessa sanzione non è possibile effettuare indagini interne’".

Fra.Na.