
I rappresentanti dello Sturla Bar con Carla Vivoli e Gianni Muzio della Croce Verde
Metti insieme un gruppo di amici con tanta voglia di Carnevale e una vena un po’ anarchica che rifugge nel modo più assoluto la declinazione moderna della sfilata (leggi: coreografie), un’associazione da sempre attenta ai bisogni della comunità, una dose non comune di simpatia ed ecco spiegato il successo straordinario dello Sturla Bar. Che mai come quest’anno spinge forte sulla dimensione sociale: dal bar nato quasi per gioco al palo 13, quest’anno partirà un assegno di circa 30mila euro – ma potrebbero essere di più... i conti vanno ancora fatti – per l’acquisto di un’ambulanza da inserire nel parco mezzi della Croce Verde.
"La Croce Verde quest’anno ha allestito due stand dentro il circuito – riavvolge il nastro la presidente dell’associazione Carla Vivoli –; quello storico, in via Vespucci, ha fatto un incasso di circa 75mila euro. A questa somma vanno tolte le spese di gestione e di acquisto delle derrate, mentre chi ha operato materialmente non percepisce nemmeno un euro, è tutto volontariato. Quel che resterà in cassa sarà finalizzato al pagamento delle spese del campo sportivo, dal momento che gli incassi non bastano a coprire le spese vive e la quota al Comune. Ogni anno deliberiamo lo stanziamento che può andare da qualche migliaio di euro a 15-20mila. E poi c’è lo Sturla Bar".
Già, lo Sturla. Nato dalla voglia di fare e di mettersi in gioco di un gruppo di amici dopo una vita passata sui carri – "ma ci siamo buttati fuori da soli per non fare le coreografie..." – è diventato una realtà solida all’interno del circuito. Una sorta di rione all’interno del Carnevale che, anno dopo anno, ha scalato le classifiche nel gradimento della gente, polverizzando a ogni edizione i record di quella precedente. "Per il secondo anno abbiamo voluto sottoscrivere questa collaborazione tra Croce Verde e Sturla Bar – continua Vivoli –; hanno incassato circa 50mila euro e, tolte le spese di gestione, il ricavato sarà destinato all’acquisto di un mezzo di emergenza da circa 100mila euro che sarà inaugurato il prossimo 25 maggio". Non solo: "Il gruppo dello Sturla contribuisce con altri 7mila euro che hanno raccolto autotassandosi".
E quella verso la Croce Verde è solo una delle declinazioni del volontariato allo Sturla Bar. "Abbiamo destinato dei soldi anche per altre realtà associative – spiegano i volontari del bar – come quella di don Luca e Athos Catassi che fanno giocare i bambini a pallone al Varignano. E poi garantiamo un contributo al Girotondo di Porretta Terme che si occupa dei ragazzini con disabilità. È un successo enorme, se si considera che sette anni fa siamo partiti con una decina di persone mettendo 500 euro a testa. Ora siamo circa 25 e non bastiamo mai. Ma non è più solo un bar: è un punto aggregativo di spettacolo e animazione".