
"O Wind, if Winters comes, can Spring be far behind?". Il vento dell’ovest annuncia un Natale scintillante che avrà cospicui strascichi anche nel 2022. E’ il fiorire di iniziative a sostegno della candidatura a Capitale della Cultura 2024, che mescola nazionalpopolare ed aulico come si addice a uno stemma che sulle punte dell’ancora ha Puccini e Burlamacco. L’anno prossimo (8 luglio) cade il bicentenario della morte di Percy Bysshe Shelley, monumento del romanticismo inglese. Naufragato con la barca partita da Lerici, fu spiaggiato sull’arenile di Viareggio e cremato dove oggi sorge il busto di bronzo. Le celebrazioni cadranno insieme al Carnevale 2022 dedicato al "Grand Tour", il viaggio culturale che dotti, artisti e nobili del Nord Europa, nel 1800, dovevano o bbligatoriamente fare in Italia e in Grecia alla riscoperta della grande cultura classica.
In una lettera a Giuseppe Albano, direttore della Keats-Shelley House di Roma, l’assessora Sandra Mei ha annunciato le prime iniziative che saranno dedicate al poeta: una mostra a Villa Paolina sugli ultimi giorni di vita, il naufragio, la cremazione. Sarà esposto il cannocchiale che gli apparteneva. Navigo organizzerà la regata Viareggio-Lerici. Il 22 luglio al giardino di Villa Paolina una pièce teatrale sulla vita avventurosa di Shelley. Ad Albano è stato chiesto di inserire gli eventi viareggini nel programma nazionale delle celebrazioni.
Ma già l’esposizione dei giganteschi bronzi di Igor Mitoraj sulla spiaggia (18 dicembre-16 gennaio) è in linea col romanticismo, la classicità, il Grand Tour. "E’ grazie a Jean Paul Sabatier, suo compagno ed erede, che possiamo realizzare questa grande esposizione insieme all’Atelier Mitoraj di Pietrasanta e alla Galleria Contini". Inutile ricordare anche quanto Mitoraj ha dato al Pucciniano, per cui curò le monumentali scenografie di Manon Leascaut (la testa ospitata nel Parco della Musica) e di Tosca (i Dioscuri). Adesso, finita l’era delle amministrazioni comunali che mettevano nelle piazze sculture di nessun valore artistico, dopo Park Eun Sun prosegue la deposizione di opere sublimi.
In questo clima di rinascita prenatalizia spicca a Torre del Lago l’appuntamento con Piero Pelù: un grande rocker nell’insolita veste di declamatore della Divina Commedia (l’11 dicembre all’Auditorium Caruso).
Beppe Nelli