È una storia costruita sul lavoro e sull’ingegno quella della nautica viareggina, che oltre un secolo fa ha saputo sfruttare le risorse allora disponibili per creare imbarcazioni capaci di affascinare e solcare tutti i mari del globo. Diventando così capitale mondiale, e punto di riferimento, della cantieristica navale. Ed è la forza di quel passato a gonfiare le vele del futuro. Lavoro ed ingegno, applicati alle moderne tecnologie sono il faro di un comparto che naviga sicuro “Sulle onde dell’innovazione“.
Questo il titolo del convegno, mopromosso da Qn Distretti, che al Grand Hotel Principe di Piemonte ha riunito ieri istituzioni, imprese e docenti universitari per esplorare le dinamiche e tracciare la rotta di un settore che si sta trasformando sotto l’impulso di nuove tecnologie. A moderare gli interventi Guglielmo Vezzosi, giornalista di Qn-La Nazione e Tommaso Strambi, responsabile della redazione di Viareggio. L’obiettivo è sostenere il ruolo della Toscana come centro di eccellenza nella nautica, promuovendo collaborazioni e nuovi modelli di business che possano contribuire alla crescita economica del territorio.
A introdurre l’evento è stata la vicedirettrice di Qn-La Nazione Cristina Privitera, sottolineando proprio "L’importanza di un comparto che, in un quadro economico non sempre positivo, registra invece risultati straordinari". E dunque il volume delle esportazioni, "che segna un +24% sull’anno precedente; con il 38% delle navi oltre i trenta metri che viene prodotta in Italia. e il l 25% dei grandi yacht di lusso che nasce a Viareggio, dove si produce un fatturato da 3,5miliardi di euro".
Di ritorno dal Monaco Yacht Show il sindaco Giorgio Del Ghingaro, nei saluti d’esordio, ha manifestato l’orgoglio "per aver visto Viareggio fare bella mostra di sé sulle banchine di porto Ercole a Monte Carlo: eccellenze, le nostre, che – ha detto – si distinguono per la qualità, per la cura superlativa ai dettagli, per la ricerca di innovazione. Questa ricerca è frutto della voglia dei nostri imprenditori di svilupparsi, e di una tradizione consolidata che si manifesta ancora di più nello sviluppo delle nuove tecnologie". A Monaco il sindaco è salito su una barca a idrogeno, su un catamarano che veleggia ad energia solare... "E queste barche sono costruite a Viareggio". Ma questa tradizione gloriosa non si esprime "Solo nella nautica di alta gamma, ma anche in quella da diporto. Alla “Madonnina“ – ha proseguito Del Ghingaro – abbiamo 500 barche ormeggiate, e l’approdo è in fase di sviluppo con criteri di totale accessibilità". Ha fatto poi un cenno alla marineria, "con la flotta peschereccia più importante della toscana e che con il nuovo mercato ittico potrà godere di ulteriori sviluppi". A tutto questo, "dobbiamo però dare anche infrastrutture adeguate", come la costruzione dell’asse di penetrazione, il cui progetto è in corso di validazione in Regione, e "un sostegno alla formazione, perché, oggi, si evidenzia una carenza di addetti. Bisogna fare in modo che a quello che già esiste, ovvero la scuola di alto perfezionamento Ysil, sia affiancata la scuola dei mestieri".
Con un videomessaggio gli onorevoli della Lega Elisa Montemagni e di FdI Riccardo Zucconi hanno espresso "Il completo supporto del Governo a un settore che nel 2023 – ha detto Zucconi – ha raggiunto un fatturato da 8,3miliardi di euro, con una crescita del 13% rispetto al 2022", "E che – ha proseguito Montemagni – rappresenta un motore per l’economia italiana ma anche un simbolo del Made in Italy". In questa direzione "Va il regolamento di attuazione del codice delle nautica da diporto promosso dal viceministro Tajani "che – dice l’onorevole di Forza Italia Deborah Bergamini – semplifica molti processi. E mira a togliere quei pesi e quei vincoli che limitavano l’azione delle imprese". Valorizzare e rafforzare l’area produttiva della nautica toscana "è uno degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio della legislatura – ha concluso il presidente della Regione, Eugenio Giani –. Non a caso ho sempre sostenuto la necessità di individuare un piano per la cosiddetta “Economia del mare“ che avesse come punti di riferimento Livorno, come porto internazionale; Piombino, con la sua vocazione industriale, insieme a Viareggio e Marina di Carrara per la nautica da diporto".
Martina Del Chicca