MARIA NUDI
Cronaca

"Pronto Francesca, sono Papa Bergoglio". Il Pontefice colpito dal "pittore degli ultimi"

Il Santo Padre ha ricevuto una lettera dalla figlia di Di Giorgio e ha deciso di telefonarle per ringraziarla con commozione. Un dialogo di venti minuti

Il pittore Di Giorgio e Papa Francesco

Il pittore Di Giorgio e Papa Francesco

Viareggio, 13 agosto 2024 – L’arte del pittore viareggino Giorgio Di Giorgio, scomparso il 4 giugno scorso a 82 anni, ha accarezzato il cuore e la sensibilità di Papa Francesco. E così, alcune volte i sogni diventano realtà anzi la superano e si trasformano in capitoli di storia vissuta, eterei, ma che al contrario suscitano emozioni forti e fanno venire i brividi. Al telefono con il Sommo Pontefice, con Papa Francesco e il tono di voce di un amico.

È accaduto alla figlia dell’artista, Francesca, e la conversazione della felicità ha coinvolto anche la moglie Giovanna. Accade tutto in pochi minuti che diventano eterni, nel fine settimana, alla vigilia della prima mostra in trasferta dell’artista dopo la scomparsa. Alla figlia Francesca Di Giorgio arriva sul telefono cellulare una telefonata da un numero sconosciuto. Il telefono squilla, anzi continua a squillare perché Francesca Di Giorgio, come accade a a ciascuno di noi, pensa ai soliti call center, ma dopo alcuni squilli Francesca Di Giorgio risponde. Nei primi attimi la voce di uno sconosciuto e pensa che si tratti di una chiamata farlocca. Non lo è. Dall’altra parte c’è il Vaticano. Un cardinale le passa Papa Francesco.

Difficile descrivere quali emozioni abbiano attraversato il cuore di Francesca, ma il suo cuore ha palpitato forte. Il Papa voleva ringraziarla per una lettera che lei aveva scritto con coraggio e con il cuore nella quale racconta la storia del padre, il pittore degli ultimi, di quelle persone che Giovanni Verga ha raccontato nel Ciclo dei Vinti. Le parole di una figlia che racconta la arte del padre come se la raccontasse a un amico hanno toccato profondamente il Pontefice che ha deciso di chiamarla. E non è la prima volta che il Pontefice chiama cittadini comuni.

Venti minuti al telefono con il Sommo Pontefice: un dialogo con il cuore e dal cuore parlando non con il Papa, ma come un amico. Gioia e emozione. Il contenuto della conversazione è strettamente privato, ma a quel dialogo ha partecipato anche Giovanna, la moglie di Di Giorgio. Poche battute con il Papa che hanno reso quegli attimi eterni e sublimi. Il Pontefice ha concluso la conversazione impartendo la benedizione ai familiari e ha chiesto a Francesca Di Giorgio, con umiltà, una preghiera per lui. Quando la conversazione è terminata Francesca Di Giorgio e la mamma Giovanna non trattenevano le emozioni. Senza fiato, senza parole, e con il cuore che batteva forte: attimi di eternità alla vigilia della prima mostra dell’artista in Liguria dopo la sua scomparsa. Lui Giorgio Di Giorgio, spirito laico e libero, ha accarezzato il cuore e l’animo del Papa. Il Pontefice del resto ha dimostrato grande interesse e apprezzamento per l’arte e per gli artisti. La Biennale di Venezia questo anno ha ospitato “Con i miei occhi”: Padiglione vaticano.

Al telefono con il Papa: linea diretta dalla città del mare e del Carnevale al Vaticano. Una carezza che idealmente il Sommo Pontefice ha fatto alla comunità, perché l’arte di Giorgio Di Giorgio ha raccontato Viareggio, i suoi paesaggi, la sua umanità.