"Nel 2024 arriviamo sulla Luna, ma non si riesce ad utilizzare un filo volante", denuncia così, con tono insieme ironico, rassegnato e sbigottito, un anziano signore, in pensione, che con quei fili, volanti, e con quei telefoni, ha lavorato per una vita. Prendendo misure, scavando e agendo, in maniera tempestiva e veloce, alle riparazioni dei guasti alle linee telefoniche per clienti e cittadini. Al contrario, invece, di quello accaduto alla cognata, una signora di 67 anni con disabilità che, da moltissimi anni, un giorno sì e uno no, si reca alla Croce Verde di Forte per effettuare il trattamento di dialisi, e che, ormai da più di un mese, si ritrova isolata, nella sua casa, non solo circondata da abitazioni che d’inverno si svuotano dei villeggianti e dei turisti che hanno affollato l’estate, ma, adesso, anche da un telefono non più funzionante.
"È dal 10 ottobre che abbiamo riscontrato il problema - racconta il cognato - Abbiamo contattato l’187, il numero di assistenza, per almeno 3-4 volte. Ci hanno richiamato, assicurandoci che entro il 12 del mese sarebbe stato riparato, ma così non è stato, per dirci poi che si trattava di un guasto grosso, e che sarebbe passato diverso tempo". Ma a distanza di più di un mese, quel guasto, ancora, non è stato riparato, nonostante i reclami e le segnalazioni. E la signora, senza telefono, se non quello cellulare, appositamente comprato e reperito dai familiari per sopperire alle mancanze altrui e ad un isolamento che potrebbe anche metterla a rischio, se succedesse qualcosa, oltre al danno, aggiunge anche la beffa, con l’arrivo delle bollette telefoniche di un servizio, però, non usato. Bollette di un telefono pagate, ma non utilizzato.
Gaia Parrini