DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

Tempesta perfetta sulla Versilia

La buriana è esplosa con violenza e ha messo in ginocchio la costa

di Daniele Mannocchi

Alla fine è arrivata la pioggia. Attesa, quasi agognata per settimane. Ma il clima che cambia e tropicalizza la cara, vecchia e un po’ indolente estate mediterranea non fa sconti: e così, invece di un’acquata benefica che potesse allontanare lo spettro della siccità, sulla costa si è abbattuto un muro d’acqua e vento che per un quarto d’ora ha tenuto tutti col fiato sospeso.

Alla fine, il bilancio per la Versilia parla di quattro feriti, per fortuna lievi, presi in carico dal pronto soccorso del Versilia, e di danni ingenti alle cose e al patrimonio arboreo. Soprattutto a nord, tra Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore, il fronte della tempesta si è abbattuto con violenza: sono piovuti oltre 28 millimetri di poggia e le raffiche di vento hanno sfondato i 100 chilometri orari, devastando alberi, case e stabilimenti balneari.

A Viareggio, la furia - o forse la sfuriata - degli elementi ha travolto la Passeggiata mentre era in corso il mercato settimanale. In dieci minuti sono caduti quasi 20 millimetri di pioggia che hanno comportato l’allagamento del lungomare. Ma a fare paura è stato soprattutto il vento: raffiche impetuose hanno strapazzato le bancarelle dei venditori. Qualcuno è riuscito a mettere al riparo i propri averi in tempo; altri, invece, hanno dovuto lottare a mani nude sotto la pioggia battente, aggrappandosi ai tendoni che si scuotevano come cavalli imbizzarriti per evitare che volassero via.

A volar via, da piazza Mazzini, è stata una delle statue Anna Chromy. Quando la tempesta è passata, i passanti l’hanno ritrovata prona sul selciato, al centro della piazza: l’immagine ha fatto gridare d’indignazione la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Barbara Paci, gallerista ed esperta d’arte, che ha puntato il dito contro il Comune. Le ha risposto direttamente il sindaco Giorgio Del Ghingaro, facendole notare come le pratiche a garanzia della staticità dell’opera non fossero a carico dell’ente. Schermaglie politiche a corollario della notizia che, per fortuna, la statua sta bene e non ha riportato danni nel breve, inaspettato e decisamente indesiderato volo.

I danni, semmai, ci sono stati poche centinaia di metri più a nord, dove la forza del vento ha strappato via le tegole da una parte del tetto del Grand Hotel Royal. La portata degli interventi richiesti alla polizia municipale, tra alberi caduti e danneggiamenti vari, è stata tale che attorno a mezzogiorno ha iniziato a circolare la voce secondo cui il Comune fosse rimasto a corto di transenne.

C’è scappato pure un incendio a un ripetitore: il fatto si è verificato alla Migliarina, all’angolo tra via del Giglio e via del Garofalo. In ogni caso, l’effetto Venezia è durato poco: sia in centro che sul lungomare l’acqua è defluita bene, permettendo una pronta ripresa della circolazione nelle arterie principali della città. Resta, però, la ferita inferta alle pinete.

La mole della tempesta - che ha battuto con violenza anche nelle aree di Massa, Carrara e Lucca dove si sono pure registrati due morti - e soprattutto gli ingenti danni causati dal fortunale hanno spinto il presidente della Regione Eugenio Giani a dichiarare lo stato di emergenza: il provvedimento è stato firmato ieri pomeriggio, a grande e trasversale richiesta, e avrà la durata di sei mesi.